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La politica di Curaçao litiga, deve intervenire l’Olanda

L’Olanda è dovuta interviene a Curaçao dopo che l’annullamento dell’ennesima seduta parlamentare, dice NOS. L’opposizione non si è presentata per la decima volta perché i partiti non si sentono presi sul serio dalla coalizione di governo.

Il boicottaggio dell’opposizione è iniziato poche settimane fa quando un membro del parlamento del partito al governo PAR ha lasciato e la coalizione ha così perso la maggioranza.

L’insediamento di un nuovo parlamentare può avvenire, da regolamento, solo con voto della maggioranza dei deputati. A causa dell’assenza dell’opposizione, quella maggioranza non c’è. Alle istituzioni dell’isola, allora, non sarebbe rimasto altro che fare appello all’intervento del governo de l’Aia che in base agli accordi, può decidere in caso di stallo. A quanto dice NOS, la situazione sarebbe stata sbloccata.

La crisi ha frenato decisioni molto importamti, tra le quali uno di questi è l’estensione dello stato di emergenza.

“In questo momento di crisi è irresponsabile”, afferma il segretario di Stato Raymond Knops in risposta al provvedimento generale del governo, come viene ufficialmente chiamata la designazione. “La democrazia è stata deliberatamente messa da parte da una parte del parlamento”, dice Knops.

Il 19 marzo si terranno le elezioni a Curaçao. “Se questa situazione non viene risolta prima di allora, è possibile che le riunioni non possano essere tenute fino all’11 maggio”, afferma Knops. 

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