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La musica di Bijlmer protagonista del Keti Koti

Il BIMHUIS celebra stasera, lunedì 1 luglio, il Keti Koti, con un festoso programma dedicato alla diversità nella musica Afro.

È conosciuta anche come “Festa dell’emancipazione”: Keti Koti infatti segna la data di abolizione della schiavitù nel Suriname e nelle Antille olandesi nel 1863.

Il quartiere di Bijlmer ospita grandi e celebri musicisti. A volte, purtroppo, questi eventi rimangono inascoltati o addirittura passano inosservati. 

Negli ultimi tre anni Konrad Koselleck, insieme alla sua band, ha collaborato con artisti provenienti da Bijlmer, dando a ognuno spazio per raccontare le loro storie. 

Quest’anno l’attenzione si concentra su quattro batteristi provenienti da Bijlmer e dalla zona sud-est di Amsterdam, accomunati da un background sociale e culturale simile.

Il primo è Kofi Ayivor, del gruppo Osibisa, cresciuto nella tribù Ewe in Ghana e profondamente legato alla musica africana. Segue Marius Tjon dei Fra Fra Sound, nato in Suriname, e specializzato in musica latino-americana. Yusuf Nuweku, percussionista insieme a Womack & Womack, Atongo Zimba e Sabrina Starke, abile in tutte le tradizioni ghanesi. Infine Derek Simpey Nkansah, un eccellente batterista di steel drum, appassionato di musica sin da piccolo, è diventato il leader del gruppo Bijlmer Steelband.

La musica del gruppo Konrad Koselleck Big Band unisce le persone: offrono al loro pubblico concerti stimolanti e all’avanguardia, dotati di rilevanza artistica, sociale ed emotiva.

L’obiettivo è raggiungere diversi spettatori e culture, con la musica a fare da filo conduttore.

Sono in grado di essere rumorosi come qualsiasi grande band, ma allo stesso tempo riescono a diventare tranquilli e pacifici, il che è una vera scoperta. Straordinario vedere come Koselleck faccia uso di tutte queste possibilità nel suo insieme.

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