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La destra di governo chiude a Wilders: no a coalizioni con il PVV. A marzo, rischio “parlamento bloccato”

Il VVD, partito di destra attualmente alla guida dell’esecutivo, ha escluso qualunque possibilità di formare una coalizione con il PVV di Geert Wilders. A sostenerlo è stato Halbe Zijlstra, capogruppo alla camera durante un’intervista a Radio 1. L’uscita è significativa in quanto il deputato, rappresenta l’ala più conservatrice del partito, quella -per capirci- prossima alle posizioni del PVV su temi quali sicurezza e immigrazione.

‘ C’è un divario incolmabile tra noi su troppe tematiche’, ha detto Zijlstra. Per esempio, in termini di politica economica il PVV è troppo di “sinistra” e ci sarebbe, secondo il dirigente VVD, una sostanziale differenza in termini di libertà di espressione e libertà di educazione. ‘Un partito liberale come il VVD non avrebbe mai potuto accettare la rimozione di queste libertà per alcuni settori della società’, ha detto Zijlstra.

Il VVD è al momento in coalizione con il Pvda, il partito laburista; nonostante le enormi differenze politiche tra i due movimenti -ha sostenuto il parlamentare- non esistono divergenze sul piano dei principi.

Questa chiusura, rende di fatto impossibile per il partito di Geert Wilders la possibilità di formare un governo; a meno che il PVV non vinca da solo la maggioranza più uno dei seggi, un’eventualità piuttosto improbabile, Wilders non avrebbe la possibilità di formare coalizioni e governare il paese.

In base agli ultimi sondaggi, il partito islamofobo è primo nelle preferenze e alle prossime elezioni di marzo potrebbe vincere oltre 30 seggi.

 

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