L’Algemene Rekenkamer, la corte dei conti olandese, esprime dubbi sull’efficacia della “regola del 30%”, la riduzione sulle tasse riconosciuta ad alcuni lavoratori stranieri che scelgono di trasferirsi nei Paesi Bassi. Secondo la magistratura contabile olandese, i governi non avrebbero prodotto fino ad ora prove credibili dei benifici reali che l’economia e il paese trarrebbero da questo meccanismo. La rinuncia per l’erario a 700milioni di euro l’anno in mancato gettito, non sarebbe infatti compensata dallo stimolo all’economia che l’attrarre “ricchi expat” avrebbe, secondo i sostenitori, dovuto produrre. Anzi: secondo l’Algemene Rekenkamer tale misura, avrebbe incentivato la ricerca di personale all’estero, già formato e relativamente più economico, rispetto a “talenti” locali.
Nel 2012, il governo ha rivisto in senso restrittivo la regola del 30% alzando i requisiti; tra questi, lo straniero che ne facesse richiesta, deve abitare a non meno di 150km dalla frontiera con i Paesi Bassi. Tuttavia la riforma, a detta dei magistrati contabili olandesi, non avrebbe prodotto il risparmio annuo di milioni di euro annunciato dal Rutte I nel 2012: anzi, fino ad ora, dice il rapporto del Rekenkamer, il costo degli expat del “30%” per lo stato è lievitato fino a 100milioni di euro l’anno in più di prima. Causa, probabilmente, l’incremento sostanziale delle domande e la scarsa valutazione del rapporto costi-benefici, dice ancora lo studio.
La regola del 30% venne introdotta negli anni ’90 e punta ad attirare nei Paesi Bassi lavoratori altamente qualificati, i cui profili professionali sono scarsi sul mercato del lavoro olandese. Beneficiano del vantaggio, da molti considerato solo un privilegio, 52mila lavoratori. Il rapporto della Corte dei conti riapre, inoltre, una questione a lungo dibattuta: in epoca di austerità è etico mantenere un vantaggio del quale possono beneficiare solo lavoratori che guadagnino almeno 38,889euro?
Nel mirino del Rekenkamer è finita anche la determinazione del livello di professionalità del lavoratore che facesse richiesta della regola del 30%: come determinare l’effettiva competenza? L’IND, l’ufficio immigrazione, non effettua verifiche se non per i calciatori professionisti.
Il sottosegretario alle finanze Eric Wiebes, del VVD, respinge le osservazioni al mittente sostenendo che il sistema funziona bene e che i vantaggi sarebbero innegabili. Tuttavia, una maggioranza in parlamento, che include i laburisti del Pvda, partner di governo del VVD, vorrebbe un’indagine più approfondita.