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La “bonus card” di AH fa 25 anni. Ma i dubbi sulla pivacy non sono stati risolti

Donald Trung Quoc Don (Chữ Hán: 徵國單) – Wikimedia Commons.(Want to use this image?), CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

La Bonus Card di Albert Heijn ha spento 25 candeline questa settimana: il 9 febbraio 1998, AH aveva introdotto la carta fedeltà e nel giro di una settimana e mezza, due milioni di olandesi ne avevano una sul portachiavi. Il supermercato ora ne ha distribuite 36 milioni, dice NU.

Da subito, tuttavia, sono stati sollevati dubbi sul rispetto della privacy: la situazione è peggiorata ulteriormente quando Albert Heijn ha introdotto una carta bonus personalizzata nel 2013. Inoltre, AH  chiedeva dati personali. Le organizzazioni per la privacy non ne erano contente ma i clienti, visto il successo enorme, non sono sembrati particolarmente preoccupati dalla questione.

All’inizio c’erano circa quattrocento prodotti in offerta ogni settimana, dice NU, ora sono più di mille.  Grazie alla bonus card, sottolinea il portale, AH ha costruito una conoscenza capillare del comportamento dei consumatori e vi ha adattato le strategie commerciali.

 

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