Il consiglio comunale di Amsterdam ha deciso modifiche al sistema che regola l’assegnazione delle licenze agli operatori del canal tour. Decine di proprietari di barche temono quindi il fallimento.
Attualmente le compagnie acquistano una licenza valida per sempre, senza bisogno di rinnovo ma il consiglio comunale ha da poco deciso che tutte le licenze saranno assegnate solo per un periodo prestabilito.
Lunedì scorso sono state distribuite le 135 licenze per imbarcazioni più lunghe di 14 metri. Circa 480 vettori hanno chiesto una licenza in una delle due categorie, regolari o caratteristiche, da utilizzare dal 2020 al 2030.
I proprietari di “canal boat” storiche, convolti nel lucroso affare dei giri turistici sono furiosi e fanno presente che decine di società che, da decenni sono state centrale nelle attività sui canali, saranno presto vietate.
Tra le vittime del nuovo sistema c’è la Hildebrand, risalente al 1880, la più antica tra le barche per passeggeri di Amsterdam. Anche la Soeverein, con pianoforte e cucina al suo interno, sarà proibita sui canali dal 2020. La compagnia ‘t Smidtje invece ha perso tutte le otto licenze per le sue classiche canal boat.
In totale, un terzo delle licenze è andato a nuove aziende, ha detto Udo Kock, membro del consiglio comunale. La modifica è stata resa necessaria dalle norme dell’UE. “Il mercato chiuso che abbiamo avuto per decenni è semplicemente ingiusto”, ha dichiarato Kock al quotidiano Parool.
Dal 2020, tutte le imbarcazioni che offrono viaggi ai turisti dovranno essere completamente elettriche. Circa tre milioni di persone ogni anno prendono parte alla crociera sul canale a Amsterdam.