Israele-Palestina: annullato dibattito alla Libera Università di Amsterdam

An activist pro Palestine during a demonstration held in Amsterdam
An activist pro Palestine during a demonstration held in Amsterdam

Credit Pic : Jos van Zetten Source : Wikimedia Commons Licence :  Creative Commons Attribution 2.0 Generic

In Olanda basta un commento su FaceBook per annullare un dibattito in un’università pubblica. Sembra incredibile, ma è la realtà quando il commento presenta toni antisemiti e il dibattito pubblico riguarda Israele e le sue politiche. E’ quanto accaduto, infatti, all’inizio di questa settimana a Amsterdam, dove il presidente del consiglio di amministrazione della Libera Università di Amsterdam (UV) ha rimosso il logo ufficiale dell’università e non ha più concesso  lo spazio promesso al gruppo studentesco antisionista SJP per una confererenza critica nei confronti di Israele.

A causare questa retromarcia dell’istituzione pubblica sembra sia stato uno dei commenti, che recitava “ Palestina libera! Università Libera dagli ebrei”, apparso in calce all’evento Facebook dell’organizzazione studentesca. Rapidamente cancellato, è stato, in ogni caso, visualizzato dai vertici universitari, che immediatamente hanno deciso  di revocare i permessi per l’iniziativa antisionista. “Alla luce degli eventi parigini della settimana scorsa, era troppo alto il rischio di diffondere sentimenti di esclusione e di insicurezza all’interno della comunità accademica” Ha dichiarato l’amministratore delegato Winter per spiegare la sua decisione. Secondo un comunicato pubblicato dal SJP, però, c’è qualcosa di più: non è la prima volta, infatti, che le iniziative del gruppo, fondato nel settembre dell’anno scorso da studenti di Legge e Scienze Politiche, vengano ostacolate dalla Libera Università di Amsterdam con le scuse più diverse. Prima, a ottobre, non era stato autorizzato un volantinaggio critico durante le visita dell’ambasciatore israeliano, poi, a dicembre, un’altra conferenza era stata rimandata perché si sovrapponeva ai tour dell’”amicizia” organizzati dall’accademia tra Israele e Palestina, e infine, oggi, è bastato solo un commento online, per annullare un altro dibattito pubblico sulla questione mediorientale.

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