Il comune di Utrecht ha annunciato una serie di manovre per combattere la radicalizzazione religiosa nel suo territorio. Secondo quanto riportato da AD, il piano “Utrecht zijn we samen” lanciato dalla municipalità prevede una politica di neutralità mediatica nei confronti dei cosiddetti “Imam dell’odio”(haatimams), predicatori islamici considerati controversi.
Il progetto è stato definito preventivo dal sindaco Jan van Zanen, in quota VVD, e teso a evitare ulteriori polarizzazioni dei conflitti in materia di religione. Ma secondo le autorità “Utrecht zijn we samen” prevede, accanto al laissez faire mediatico, workshops sulla radicalizzazione per chi lavora con i giovani, e misure per affrontare discriminazione ed esclusione sociale.
Secondo il portavoce del comune Sjoukje Volten “le libertà di parola e associazione” sono inalienabili e “un comportamento mediatico neutro dal parte del comune aiuterà a prevenire sommosse”. Sempre Volten ha poi affermato che “i rapporti su Imam controversi verranno comunque passati al Coordinatore Nazionale Antiterrorismo. Ma mentre i punti di vista radicali non sono punibili per legge, lo sono l’incitamento all’odio razziale e alla violenza”.
Il piano “Utrecht zijn we samen” verrà così discusso nel corso dell’estate, anche se i primi malumori sono già saliti dai banchi di opposizione e maggioranza. Secondo la democristiana Marloes Metaal “chi viene a professare il terrorismo viola senza dubbio la legge”. Mentre la consigliera del VVD Queeny Raijkowski ha fatto sapere che “imam dell’odio e reclutatori devono essere colpiti duramente. Senza stare a cincischiare.”