Diversi partiti politici olandesi hanno proposto di aumentare il costo dei biglietti aerei per ridurre il numero di voli. Tuttavia, le idee su come raggiungere questo obiettivo variano molto.
Attualmente, ogni passeggero paga -in media- 26,33 euro di tassa aerea per ogni biglietto. Questa tassa è applicata a tutte le destinazioni, ma colpisce in modo più pesante i voli economici (e quindi brevi) rispetto a quelli costosi (e quindi lunghi). I passeggeri in transito all’aeroporto di Schiphol e i voli cargo sono esentati da questa tassa, dice NOS.
Molti partiti vogliono aumentare le tasse sui voli, ad eccezione di quelli di destra JA21, PVV, FvD, BBB e BVNL.
VVD si impegna a favore di una tassa europea sulla benzina per aerei. La maggior parte dei favorevoli alle tasse aeree è d’accordo, ad eccezione del partito SP. Attualmente, l’industria dell’aviazione non paga l’IVA o l’accisa sui carburanti.
Il partito SGP preferisce invece una tassa sui voli brevi, come D66 e ChristenUnie. Quest’ultimo partito, insieme a SP e GroenLinks/PvdA, propone addirittura una tassa sui voli progressiva: più voli fai, più tasse paghi. Un’altra misura spesso proposta è la tassa in base alla distanza percorsa: quanto più lunga è la tratta, tanto più alta è la tassa. Volt, D66 e nuovamente ChristenUnie sostengono questa misura.
Tuttavia, l’introduzione dell’accisa sulla benzina per aerei è complicata perchè richiede modifiche agli accordi internazionali sull’aviazione. Per questo motivo, è improbabile che sia realizzabile a breve termine.
L’8% dei cittadini olandesi è responsabile di oltre il 40% di tutti i voli, e le persone con un reddito elevato viaggiano più spesso rispetto a quelle con un reddito basso.