È cominciata la stagione dei festival ad Amsterdam. Musica elettronica ma anche reggae, soul e folk inonderanno i parchi della capitale, portando migliaia di persone a festeggiare nel mezzo del verde cittadino.
Secondo Het Parool, sono circa 350 gli eventi che si svolgeranno nel corso di 22 weekends, un numero imponente e addirittura in aumento rispetto all’anno passato.
Ma non tutti balleranno. C’è infatti chi ha sollevato pesanti critiche come Jacqueline Rijken, presidentessa di Parkenoverleg Amsterdam, organizzazione che raccoglie individui e associazioni interessati alla tutela delle zone verdi.
Intervistata a proposito del famoso festival musicale Appelsap, che si terrà sabato 8 agosto a Flevopark, l’attivista ha spiegato come il problema generale sia la tendenza del comune a trasformare i parchi in grandi spazi per eventi. Con le conseguenze tipiche delle grosse celebrazioni: rumore, inquinamento, traffico, ma soprattutto danni a flora e fauna.
31 mag ha intervistato Johnas van Lammeren del Partito degli Animali (Partij voor Dedieren), il consigliere comunale che ha dichiarato guerra alla “festivalizzazione” dei parchi (festivalisering) urbani.
Secondo il politico “il problema di fondo è la scarsità di aree verdi ad Amsterdam. Quel poco che c’è viene poi venduto ad agenzie private che usano i parchi per grandi parties. Tutto per fare soldi. I parchi vengono così recintati e resi accessibili solo a chi ha il biglietto, togliendo luoghi di calma e relax agli Amsterdammers”.
Ma qual è l’agenda politica del partito in merito alla “festivalizzazione”? “Noi vogliamo che i parchi siano tutelati prima di tutto in quanto spazi verdi, abitati anche da altre specie viventi. Personalmente, poi, ritengo che i festivals dovrebbero tenersi in spazi chiusi, come clubs, o comunque più urbani come i porti”.
E a che punto è la protesta del Partito degli Animali? “Il comune non ha una politica molto green. Noi, con il supporto di molti cittadini e con quello dei Verdi, porteremo la questione all’attenzione degli assessori nel momento in cui si discuterà di politiche ambientali”.
Amsterdam è la città dei Paesi Bassi con il più alto tasso di eventi. Un business milionario per l’economia locale come documentano i factsheets di Respons, l’agenzia che si occupa di monitorare gli eventi delle più grandi città d’Olanda.
“Festivalizzare” i parchi potrebbe quindi sembrare una strategia per favorire un mercato già di per sé in piena espansione. Ma anche su questo punto, van Lammeren è piuttosto critico: “l’economia dei festivals costituisce solo una piccola parte delle entrate. L’affitto di un parco, ad esempio, è solitamente inferiore a 5000 euro, mentre il 90% dei soldi spesi dai visitatori rimane dentro i festivals stessi. E questo non porta alcun beneficio alla città di Amsterdam né tantomeno ai contribuenti”.
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