A causa dell’inflazione alle stelle quest’anno, c’è il rischio di una perdita di potere finanziario per gli inquilini del settore libero: secondo le norme vigenti, gli affitti possono essere aumentati con l’inflazione più 1% annui. Woonbond vuole che la legge venga modificata il prima possibile e il governo potrebbe acconsentire.
L’anno scorso è stata approvata una legge che stabilisce che l’aumento dell’affitto nel settore libero non può superare l’inflazione dell’anno precedente più l’1%. Quella legge ha lo scopo di proteggere gli inquilini da aumenti esorbitanti, ma l’inflazione estremamente alta al momento rischia di avere conseguenze enormi per gli inquilini.
Supponiamo che i prezzi aumentino in media del 7% quest’anno, cosa che al momento sembra ancora non certa, quindi gli affitti nel settore libero potrebbero aumentare dell’8% l’anno prossimo. Per un inquilino che paga 1000 euro al mese, ciò significa un aumento non inferiore a 80 euro al mese e 960 euro all’anno. “Questo sarebbe senza precedenti”, afferma a RTL Marcel Trip di Woonbond.
La situazione degli inqilini comincia a farsi seria: secondo Woonbond sarebbe ora di considerare un blocco dell’aumento degli affitti e possibilmente di staccare il legame tra affitti e inflazione. “Inizialmente, il collegamento tra aumento degli affitti e inflazione è stato creato per proteggere gli inquilini. Non funziona abbastanza”. Un’opzione, secondo il Woonbond, è quella di collegare l’aumento dell’affitto all’aumento medio dei salari.
Il ministero dell’Interno ha annunciato oggi che è in corso una modifica della legge: ciò darebbe al ministro dell’edilizia abitativa Hugo de Jonge l’opportunità di determinare l’aumento massimo dell’affitto ogni anno, proprio come si applica agli affitti sociali.