Solo quest’anno in Olanda si sono vendute oltre un milione di biciclette. Se raffrontato al numero di abitanti – circa 16.8 milioni – si tratta di una bicicletta per sedici abitanti. A rendere ancora piu’ interessante il dato è il numero di e-bikes o biciclette elettriche: salite a 223 000 contro le 89 000 del 2007.
Un vero e proprio boom
In totale, secondo il CBS, il centro nazionale di statistica olandese, si stimano circa 1,5 milioni di e-bikes già circolanti il cui primo effetto è stato un aumento sostanziale nel numero di chilometri pedalati all’anno: più di 1000 a persona. La più alta media del mondo cosiddetto a capitalismo avanzato, con uno scarto di 150 km rispetto a qualsiasi dato mai registrato prima.
Numeri in crescita che, molto probabilmente, continueranno ad aumentare. Pedalare con una e-bike è non solo più semplice, per via del minore sforzo richiesto dal ciclista, ma anche più conveniente rispetto a mantenere una moto di bassa cilindrata, che prevede costi d’immatricolazione, carburante e assicurazione.
Ma chi usa le e-bikes?
Interessante notare che il popolo della pedalata assistita (ancora dati CBS) non è solamente composto da anziani, ma anche da adulti. La bicicletta elettrica ha infatti anche il pregio di accorciare le distanze, grazie a una maggiore velocità (che può raggiungere facilmente una media di 30 km/h) e alla facilità d’uso.
Primi problemi
Non mancano tuttavia preoccupazioni per la sicurezza degli altri utenti delle piste ciclabili. Gli esperti del Rijksoverheid vorrebbero infatti introdurre un limite di 25km/h per le ‘super bikes’ in quanto una collisione a velocità superiore è paragonabile ad uno scontro tra auto. Che dire poi degli effetti sulla salute? La pedalata assistita renderà davvero minimo lo sforzo fisico compromettendo così i benefici della ‘classica’ bici sulla salute e la linea.