Slastic, CC0, via Wikimedia Commons
La fine della biomassa come approvvigionamento energetico è vicina? Questa settimana, il Sottosegretario di Stato uscente Yesilgöz, con il portfolio del clima, ha deciso di non fornire per il momento nuovi sussidi per la produzione di energia da ‘biomassa legnosa’, come richiesto dalla precedente Kamer, dice NOS.
Lunedì, un tribunale ha stabilito che l’impianto a biomasse pianificato di Vattenfall a Diemen può procedere nonostante le proteste dei residenti e delle organizzazioni ambientaliste, ma la società aspetterà comunque almeno fino al 2022 prima dell’inizio della costruzione.
Se spettasse all’organizzazione ambientalista Mobilisation for the Environment, l’uso della biomassa dovrebbe cessare ma gli esperti pensano non se ne possa farne a meno. Secondo Johan Vollenbroek, dell’organizzazione ambientalista, la decisione di non fornire nuovi sussidi è un buon inizio.
Se gli olandesi non vogliono un impianto a biomasse”, ha detto, “non andrà avanti. Non siamo un’azienda che brucia legna, ma un’azienda che produce energia”, aveva detto la CEO dell’azienda svedese. Quindi, non è escluso che il progetto non vada avanti.
Come molte altre organizzazioni ambientaliste, il gruppo d’azione di Vollenbroek ha un problema fondamentale con la combustione di legna (trucioli) per generare energia. “Lo facevano già i romani. Non siamo riusciti a pensare a qualcosa di meglio in 2000 anni?», dice.
La soluzione, secondo Vollenbroek e i suoi sostenitori, è prendere i soldi e l’energia dalla biomassa e metterli in altre fonti energetiche sostenibili, impegnarsi maggiormente nell’isolamento e fare un uso efficiente dell’energia che è già lì.
“Il suggerimento che abbiamo una scelta è un lusso simulato”, afferma il ricercatore Bart Strengers, che studia il futuro della biomassa presso l’Agenzia olandese per la valutazione ambientale. “Siamo d’accordo che tutto il mondo deve ‘decarbonizzare’. L’Europa nel 2050 o preferibilmente anche prima.” Tuttavia, per ora, non si potrà fare a meno delle biomasse, dice.
In linea di massima, il legno bruciato dalle biomasse non dovrebbe arrivare da alberi “vivi” ma da residui di questi, dice Strengers. Ora quasi il 12% del consumo di energia nei Paesi Bassi proviene da fonti sostenibili e più della metà proviene da biomasse, di cui circa la metà da legna: dalle famiglie con termocamini agli impianti a biomasse. “Se lo elimini rigidamente, allontani l’obiettivo.”
La discussione politica, dice Gert-Jan Nabuurs, professore di silvicoltura europea all’Università di Wageningen, sarebbe basata sull’emozione: non c’è ‘deforestazione tropicale’ perché il legno proviene, in realtà, in larga parte dall’Europa.
In definitiva, la biomassa è necessaria per ridurre l’uso di combustibili fossili nei prossimi decenni, è la conclusione degli esperti.