Il boss dei casinò, Francesco Corallo è stato arrestato a Sint Maarten da un’unità speciale della polizia olandese, in servizio sull’isola.
L’arresto è stato effettuato dal Team Bestrijding Ondermijning specializzato nelle indagini sulla criminalità transfrontaliera. Questo nucleo è di stanza alle Antille, con 55 investigatori a Curaçao e Sint Maarten.
L’italo-olandese, secondo il Pubblico Ministero, sarebbe il fulcro intorno al quale si muove il sottobosco del gioco d’azzardo sulle isole, territori autonomi nel Regno dei Paesi Bassi, ed è inoltre sospettato di evasione fiscale e riciclaggio di denaro. Come racconta la stampa italiana, Corallo è molto attivo anche in Italia.
Sulle isole, Corallo era ben noto per il suo rapporto con l’ex primo ministro Gerrit Schotte. L’italiano avrebbe elargito all’ex politico somme ingenti, in cambio di un’influenza sulla politica dell’isola. Schotte cercò di offrire a Corallo una posizione centrale nella Banca di Curaçao e Sint Maarten ma i Paesi Bassi bloccarono l’operazione.
Quando Gerrit Schotte è stato processato per corruzione, è emerso quanto sia stata grande l’influenza di Corallo nella politica di Curaçao. L’Italia ne aveva chiesto da tempo l’estradizione.