Il parlamento federale belga ha approvato una legge che fa del “revenge porn” un reato a tutti gli effetti, punibile con un ammenda in denaro e/o una pena detentiva. Il termine si riferisce alla divulgazione, senza previo consenso, di immagini di natura sessuale attraverso internet, con la precisa intenzione di attaccare la vittima. Il disegno di legge si inserisce come emendamento alla legge sul voyeurismo.
La legge prevede la diffusione senza consenso di materiale video che ritrae una persona nuda o in atteggiamenti sessuali. E’ importante sottolineare che il reato sussiste anche se la persona era consenziente al momento in cui il materiale video o fotografico è stato prodotto. La vittima, infatti, può aver dato il permesso di farsi ritrarre, ma non di pubblicare e diffondere le immagini.
La ragione di questa disposizione sta nella natura della definizione di “revenge porn”. Il nome deriva, infatti, da una pratica utilizzata per la maggior parte da ex-partners che desideravano vendicarsi e che, quindi, usavano materiale ottenuto in maniera lecita.
Il disegno di legge, proposto da Vanessa Matz (cdH), è passato all’unanimità con due soli astenuti del partito di destra Vlaams Belang.
La legge prevede una multa tra i 200 e i 5000€, nonché una possibile pena detentiva per un periodo che varia sei mesi ai cinque anni. E’ prevista in oltre una disposizione che consente la rimozione di tutto il materiale dal web e, se questo non fosse possibile, di fare in modo che siano inaccessibili da un ISP belga.