Ceescamel, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
In ben 39 processi intentati negli ultimi anni contro la criminalità organizzata in Olanda, i nomi di pubblici ministeri, investigatori, e giudici, sono stati resi anonimi per motivi di sicurezza, dice NOS.
Stando ad un’inchiesta del canale pubblico, nella maggior parte dei casi i nomi di questi funzionari di file sono stati sostituiti da numeri. In 9 casi, i pubblici ministeri hanno chiesto di non essere filmati in aula.
Nel caso del processo per l’omicidio del giornalista Peter R. De Vries, che oggi concluderà la fase preparatoria, il nome del PM è sconosciuto è lo stesso funzionario ha chiesto di non essere firmato in aula.
Gli avvocati delle parti non sono soddisfatti duepunti pur riconoscendo le ragioni di sicurezza, ritengono che un processo “fantasma” non sia a voltaggio di nessuno.
Van der Horst, legale di alcuni imputati nel processo alla Mocro Maffia, avrebbe voluto interrogare 88 funzionari “numerati” nel fascicolo, per poter valutare sì davvero siano chi dicono di essere. Il tribunale ha respinto la richiesta, tuttavia ha dovuto imporre agli 88 di firmare il fascicolo per fare in modo, almeno, che si possa risalire delle persone reali.
Secondo NOS, dopo l’omicidio dell’avvocato Derk Wiersum è stato istituito dalla commissione speciale con il compito di gestire la questione delle identica sensibili. E da allora, molto è cambiato, nell’ambito dei processi più delicati: quando è iniziato il processo Marengo, il primo pentito di mafia era riconoscibile. Ma dopo l’omicidio del fratello e dell’avvocato, è stato messo l’esercito a presidiare l’aula ed è stato vietato filmare giudici e pubblici ministeri.
La questione dell’anonimità in processi che si stanno trasformando sempre più in appuntamenti mediatici, e che portano come conseguenza molta pressione nei confronti dei protagonisti, incluse minacce e hate speech sui social, hanno aperto un dibattito inedito in Olanda.
Non tutti ad esempio sono d’accordo con questa forma estrema di anonimato. L’avvocato del pentito nel processo Marengo, illegale che ha sostituito il defunto Wiersum, pur potendo approfittare dell’ anonimato ha preferito rendere la sua identità pubblica e parlare ai media.
Diederik Grave, procuratore capo critica l’approccio troppo segreto: nel caso di un processo per minacce contro il direttore di RIVM Jaap Diesel, il pubblico ministero ha chiesto di rimanere anonimo. Fino a quale punto può spingersi la richiesta di tutela da parte di funzionari che svolgono lavori sensibili?