Illuminazione stradale intelligente: nuova frontiera per la lotta al coronavirus

Bruxelles non è l’unica città europea ad aver investito su un tipo di illuminazione stradale intelligente, dotata di dispositivi che consentendo il controllo a distanza. Tuttavia, mentre la capitale belga spera di tagliare i costi e ridurre il livello di inquinamento luminoso, alcuni gruppi hanno chiesto l’utilizzo dei lampioni ad alta tecnologia per supportare la lotta al coronavirus.

Un nuovo rapporto commissionato dall’iniziativa “Humble Lampppost” di Smart Cities Marketplace, ha esaminato il modo in cui varie città europee abbiano già utilizzato i lampioni intelligenti per affrontare la pandemia globale.

Per esempio, a Barcellona i lampioni ‘smart’ sono stati utilizzati per monitorare la folla sulle spiagge. Ciò ha consentito alle autorità di indirizzare i bagnanti verso aree meno affollate, permettendo a tutti di rilassarsi e rispettare il distanziamento sociale.

“Questa iniziativa è stata piuttosto impegnativa da attuare”, ha affermato Marc Perez-Batlle, responsabile dell’innovazione presso l’Istituto municipale di informazione e tecnologia del Comune di Barcellona.”È uno spazio davvero imbarazzante. Da una parte hai il mare e dall’altra ci sono strade che si affacciano sulla sabbia. Non c’è molto spazio per posizionare strumenti elettronici. ”

I dispositivi di scansione collegati ai lampioni, sono stati adoperati per analizzare le proporzioni  della spiaggia, piuttosto che identificare i volti delle persone. Le immagini sono state rese anonime per proteggere ulteriormente la privacy delle persone negli spazi pubblici.

Questo tipo di tecnologia artificiale sembra essere un’alternativa valida per i paesi europei, che dopo oltre un anno di vita sotto norme e restrizioni, si trovano impegnati con una terza ondata e vaccinazioni in ritardo.

“La tecnologia ci ha riuniti durante la pandemia e può anche aiutare a farci uscire da essa”, ha affermato Eddy Hartog, capo dell’unità Smart Mobility and Living in DG Connect presso la Commissione europea. “L’Europa e il resto del mondo stanno diventando sempre più urbanizzati, quindi, soluzioni come i lampioni intelligenti sono un pezzo fondamentale del puzzle per far sentire i cittadini più sicuri nella loro vita quotidiana e per migliorare i mezzi di sussistenza”.

Proprio come Barcellona, ​​il Westminster City Council di Londra, ha esplorato l’utilizzo di un tipo di illuminazione intelligente al fine di mantenere libere le aree di Oxford Street e garantire un maggior controllo sulla folla. Il Comune sta attualmente testando l’uso di luci dotate di controlli per attenuare l’illuminazione stradale e incoraggiare le persone a far ritorno in città.

Mentre i lampioni intelligenti possono aiutare a ridurre i costi di illuminazione, il rapporto Humble Lampppost afferma che il passaggio alle luci LED, da solo, non sblocca tutti i vantaggi connessi.

“Il documento evidenzia le città progressiste che stanno aprendo la strada all’uso di tecnologie intelligenti per affrontare il Covid“, ha affermato Graham Colclough, partner fondatore di UrbanDNA. “Tuttavia, non hanno ancora sfruttato appieno il suo potenziale per affrontare il recupero”.

UrbanDNA è una partnership specializzata che lavora con città europee innovative e i loro partner industriali per fornire soluzioni più rapide e migliori alle sfide urbane comuni.

“La vera opportunità risiede nel gruppo [sic] che può trarre enormi risparmi energetici e allo stesso tempo trarre vantaggio da nuovi dati che possono aiutare ad affrontare le esigenze legate a Covid”, ha affermato Colclough.

Oltre agli usi correlati al coronavirus, Barcellona, ​​Londra, Monaco e Copenaghen stanno esplorando l’uso di lampioni smart per fornire applicazioni in grado di monitorare le condizioni ambientali, tracciare il mix di pedoni e ciclisti, rispondere alle inondazioni, caricare veicoli elettrici e fornire Wi-Fi pubblico, tra le altre cose.

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