Due terzi degli studenti, in Olanda, paga un affitto troppo alto; 70% solo nell’anno passato, secondo i dati del sindacato studentesco nazionale LSVb (Landelijke Studenten Vakbond), che in un suo rapporto dipinge un quadro preoccupante della situazione abitativa di chi studia entro i confini nazionali. Amsterdam è la più cara tra le città: li si pagano mediamente 424.50 euro al mese, 160 in più di quanto previsto dalla legge. Seguono Utrecht e Leiden dove si spendono invece 100 euro di troppo, contro una media nazionale di 55 euro sopra il livello massimo per l’affitto di una camera in un appartamento condiviso. Troppi soldi.
Ma c’è di peggio: sempre secondo il sindacato, infatti, il 6,3% degli studenti paga oltre 200 euro al mese in più di quanto la legge consenta, mentre in Amsterdam il 14% degli affittuari lamenta prezzi che eccedono di addirittura 300 euro la quota massima d’affitto.
Secondo quanto riportato dal Telegraaf in mattinata, il presidente del LSVb Tom Hoven non avrebbe usato mezzi termini nei confronti di chi, ad Amsterdam, Utrecht e Leiden, approfitta delle condizioni di relativa debolezza degli studenti, invocando un rapido intervento da parte del governo per contrastare i picchi di eccessivo sfruttamento da parte dei padroni di casa.
Nelle conclusioni del rapporto, infine, l’LSVb si pone come futuro obiettivo quello di aumentare la consapevolezza dei singoli studenti in materia di diritti e mercato immobiliare. Nei prossimi anni, aumenterà inoltre il numero dei gruppi sindacali (huurteams) ai quali rivolgersi per ottenere informazioni su come affrontare affitti sproporzionati e proprietari disonesti.
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