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Il reportage del Volkskrant sull’incoronazione di Elisabetta

Il 2 giungo del 1953 Elisabetta diventava regina e l’inviato del Volkskrants descriveva l’evento in ottomila parole, ricorda Sander van Walsum sulle pagine dell’omonimo quotidiano.

L’inviato speciale all’epoca ha fatto del suo meglio per esprimere il proprio apprezzamento per lo spettacolo all’Abbazia di Westminster: “per un momento una pietra preziosa scintilla sul suo piviale d’oro mentre solleva l’alta corona di Sant’Edoardo dal cuscino rosso”, scriveva riferendosi alla sacralità dell’arcivescovo di Canterbury. E ancora: “cento diamanti scintillano nella luce brillante mentre solleva la corona, lentamente e con dignità. La penna scivola dalla mano impotente che cerca di descrivere tutto questo”, notava il giornalista.

“L’essenziale “santità” di questa incoronazione ha fatto sì che lo splendore non diventasse finzione, e che la ricchezza conservasse l’umiltà e la modestia che rendevano lo spettacolo così commovente e inattaccabile. I testimoni oculari che scrivono partecipano col cuore alla festa d’incoronazione degli inglesi. Così il popolo inglese, che ha avuto così poco di cui rallegrarsi dopo la guerra, ha costruito la memoria che dovrebbe rendere bella la vita”.

“Tutti i continenti e tutte le religioni hanno acclamato Elisabetta come loro regina. Questo è stato un miracolo politico per il 1953”. Un miracolo che ha preso le sembianze dell’esibizione militare per le strade di Londra: “gli arabi di Aden, i negri d’Africa, gli uomini delle isole Fiji, neri con le baionette d’argento sui loro fucili”.

Fu una delle prime volte che la televisione sconfisse la radio. La rigida regia della BBC aveva lasciato poco spazio alle “osservazioni personali” dei commentatori. Alla radio la libertà di arricchire il racconto, nonostante l’inadeguatezza di fronte allo sfarzo dell’incoronazione, cercava di resistere.

Milioni di spettatori seguirono l’evento in diretta, inclusi centomila olandesi. La qualità delle immagini, tuttavia, variava da regione a regione. Gli spettatori di Groningen avevano visto solo alcuni frammenti della trasmissione. Nei dintorni di Lopik e a Eindhoven, tuttavia, il quadro era “cristallino”. A Breda, a causa dei corvi appollaiati sul ricevitore della chiesa,  un guasto venne risolto pochi secondi prima dell’inizio della diretta. Altrove nei Paesi Bassi, i discorsi della regina Elisabetta e di Winston Churchill erano difficili da seguire.

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