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Termosifoni spenti, il porto di Rotterdam presta calore a Leiden e l’Aja

Nell’arco di cinque anni le case di Leiden, L’Aia e le serre nel distretto Westland potrebbero essere riscaldate utilizzando il calore residuo generato dalle attività industriali nel porto di Rotterdam, dice il quotidiano NRC. L’iniziativa è stata proposta da un consorzio che unisce il porto, le autorità provinciali, la società energetica Eneco, l’azienda del gas GasUnie e la società di riscaldamento della città di Rotterdam Warmtebedrijf Rotterdam.

L’obiettivo è di produrre calore riutilizzandolo dalle industrie, risparmiando così energia e diminuendo le emissioni di CO2. Secondo i sostenitori di questa linea, si potrebbe fornire energia a circa 500.000 abitazioni. Il calore dalle attività industriali del porto verrebbe trasferito a Rotterdam e a Leiden tramite lo stabilimento Heineken di Zoeterwoude, per poi giungere anche a L’Aia.

La costruzione non è affatto impossibile, dice il deputato provinciale e presidente della Warmte alliantie Han Weber. L’unica sfida, ha detto, è trovare il percorso giusto per le tubazioni. “Vogliamo che le aree urbane abbiano energia neutra entro il 2035 e che le serre l’abbiano entro il 2050. Il riutilizzo del calore sarà uno strumento fondamentale per raggiungere questo obiettivo” ha detto Weber al giornale. Weber dice che l’intera rete avrà un costo pari a € circa 4 miliardi.

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