Milliped, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Il 3D-printed bridge situato presso Stoofsteeg nei quartieri a luci rosse di Amsterdam è stata rimosso e non tornerà più. Per la gioia di molti. Questo ponte molto visibile aveva suscitato diverse reazioni. La rimozione è stata una risposta alle richieste della Vereniging Vrienden van de Amsterdamse Binnenstad (VVAB). La segretaria Walther Schoonenberg ha dichiarato che era previsto fin dall’inizio che il ponte fosse temporaneo. Tuttavia, la sua permanenza sembrava stesse diventando permanente, perché il costruttore aveva presentato istanza per una nuova licenza, dice il Parool.
La VVAB non era soddisfatta del design del ponte, ritenendolo eccessivamente appariscente, incompatibile con l’ambiente circostante, soprattutto in una zona storica come il quartiere a luci rosse. Il ponte era stato installato nel 2021, inizialmente per sostituirne un altro in fase di restauro, ma la sua realizzazione era risultata più complicata del previsto.
Il ponte originale sarà riposizionato dopo il restauro, ma non è stata specificata una data precisa, anche se si prevede che avvenga verso la fine di marzo. Il manufatto della discordia è stato realizzato tramite stampa 3D presso l’officina dell’azienda olandese MX3D nel cantiere navale NDSM e pesa 6000 kg: la sua installazione aveva subito ritardi dovuti all’incompatibilità della banchina con le specifiche del ponte. VVAB aveva espresso preoccupazioni riguardo ai problemi di sicurezza dovuti all’accesso al ponte, in particolare per le persone con disabilità. E in molti avevano criticato il design.
Il giornalista Nico Dijkshoorn aveva scritto che il ponte si sposava con il quartiere a luci rosse tanto quanto Thierry Baudet si sposa con D66, definendolo “un utero di acciaio travestito da ponte”.