Il premier Mark Rutte ha difeso il collega Ferdinand Grapperhaus, ministro della giustizia, nella bufera perchè durante il suo matrimonio di qualche giorno fa, gli ospiti ignoravano le distanze. Secondo Rutte, Grapperhaus si sarebbe scusato e d’altronde, tutti possono commettere errori.
Nel corso della conferenza stampa di venerdì, alcuni giornalisti hanno fatto notare al premier che in base alle norme corona, la polizia può sciogliere piccoli raduni e feste in cui non viene mantenuta la distanza e comminare sanzioni da 390e per la violazione delle regole. Grapperhaus è ancora credibile nel suo ruolo di ministro? Secondo Rutte, l’aver riconosciuto il suo sbaglio è sufficiente a garantire la credibilità da ministro: “E’ stato fatto un grande sforzo a quel matrimonio per fare tutto nel rispetto delle regole ma poi, alla fine, qualcosa è andato storto”, ha detto Rutte.
De 1.5 meter samenleving in beeld en voorbeeld tijdens huwelijk @ferdgrapperhaus Goede reden om op te stappen. #coronamaatregelen #Grapperhaus pic.twitter.com/Lgac83Ypf2
— Ton F. van Dijk (@tonfvandijk) August 27, 2020
Il ministro avrebbe donato alla Croce Rossa 390 euro a nome suo e la stessa somma a nome della moglie. Ma non basta: a celebrare il matrimonio c’era la sottosegretaria Ankie Broekers-Knol, quindi la faccenda coinvolge un’altra rappresentate del governo. Secondo lei tutto è andato bene ma si sarebbe trattato di situazioni accidentali: “È proprio come Albert Heijn. Quando una signora vuole essere nella stessa corsia e all’improvviso ti passa accanto. Succede.”