CULTURE

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Il ministero per la cultura rilancia i fondi a supporto di arte, scienza e innovazione

Ingrid van Engelshoven, ministra per l’educazione, la cultura e la scienza nel terzo governo Rutte, è al lavoro dal 2017 per favorire lo sviluppo culturale dei Paesi Bassi. Suoi obiettivi dichiarati sono: rendere gli olandesi indipendenti e responsabili, garantire una buona educazione e dare l’opportunità a ogni cittadino di apprezzare la cultura e fare in modo che scienziati, artisti e insegnanti possano svolgere al meglio il proprio lavoro.

Nel marzo del 2018 van Engelshoven annunciò di voler investire 80 milioni di euro all’anno a sostegno di arte, cultura e musica, e 325 milioni per garantire alle generazioni future di poter apprezzare le proprie tradizioni culturali.

Per il triennio 2021-2014 saranno alla fine disponibili 375 milioni di euro, che saranno distribuiti a partire da settembre.

Negli anni passati 2,7 milioni di euro nel 2018 e 4,9 milioni di euro nel 2019 e negli anni successivi sono stati stanziati per sostenere una nuova generazione di artisti e “produttori di cultura”. 2,1 milioni di euro nel 2018 e 4,9 milioni di euro nel 2019 sono stati invece fissati per consentire a tutti gli scolari di visitare il Rijksmuseum o un altro museo durante l’anno scolastico.

Il governo ha voluto anche ampliare il programma di sussidi per l’educazione musicale aumentando le scuole coinvolte da 1.000 a 1.600 e investire in istituzioni come l’Eye Film Museum e in compagnie teatrali giovanili.

Nel 2018 il ministro ha anche pianificato investimenti per mantenere ad alti livelli la ricerca scientifica olandese, classificata tra le migliori al mondo. A questo proposito sono stati investiti fondi a sostegno di cyber sicurezza, cibo sostenibile, gestione dell’acqua e sicurezza sociale. “Questo tipo di cooperazione è essenziale per contrastare in maniera efficace i problemi sociali. E dà alla scienza maggior credito” ha dichiarato la ministra van Engelshoven.

Anche il settore tecnologico rappresenta una sfida importante per il governo olandese, che ha deciso di stanziare 60 milioni di euro a sostegno di strutture di ricerca come l’ESO e il CERN e di focalizzarsi sulle infrastrutture di ricerca digitale. Nel 2018 è stato deciso di finanziare il progetto con un budget annuo di 20 milioni, la maggior parte dei quali sarà destinato allo sviluppo dei supercomputers. Per la ministra, tale tipo di ricerca risulta essenziale per migliorare la comprensione di numerose aree di conoscenza, come ad esempio il cambiamento climatico, e per permettere l’accessibilità di dati e la loro applicazione a vari settori, come quello sanitario e sociale.

Infine, nel 2020 verranno concessi 25 milioni di euro alle università di ricerca applicata, che colmano il divario tra conoscenza teoretica e innovazione pratica. In tal modo potranno contribuire in maniera efficace a una ricerca focalizzata sull’innovazione e i problemi sociali, e potranno avere un considerevole impatto a livello regionale.

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