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Il miglior limoncello al mondo è olandese (e etico)

Il cuoco Titus Meijer e la compagna Melissa Oosten, olandesi, hanno vinto a Londra il prestigioso International Wine & Spirit Competition, un contest mondiale per produttori di vini e superalcolici; fin qui è cronaca ma la vera notizia è che la vittoria è arrivata non con un jenever o una birra ma con il limoncello. Già, il miglior limoncello al mondo, il Drunken Monkey, è quindi olandese.

I due, secondo il Volkskrant, non sono professionisti oppure esperti di lungo corso ma a quanto pare, buon gusto e tenacia hanno pagato. La coppia originaria di Drenthe, inizierà presto la produzione nel capanno del loro giardino.

Tutto sarebbe iniziato sull’isola di Vlieland, dove Meijer lavorava come cuoco e produceva regolarmente salsicce, birra e marmellata dai mirtilli rossi dell’isola. Ma il suo limoncello, fatto a casa, a quanto pare era già particolarmente popolare tra amici e familiari. E dopo essere stato commercializzato presso negozi locali a Drenthe, dove Melissa lavorava come cameriera in un ristorante -che aveva inserito il limoncello nel menù- ecco la partecipazione al contest: l’anno scorso avevano già provato l’International Wine & Spirit Competition, un prestigioso concorso per vini e alcolici vincendo la medaglia di bronzo ma quest’anno, presentando una variante, il DMC 25, alla giuria –fatta con succo di limone aggiunto anziché solo scorza di limone, come con il normale limoncello- hanno sorpreso tutti e si sono portati a casa il premio.

Stando al Volkskrant, i due spiegano il “segreto del loro successo”: sbucciare limoni a mano, con un pelapatate, lasciando la scorza molto sottile. L’idea è quella di evitare che la parte bianca finisca nell’alcol puro, perchè dà un tocco amaro. Il taglio con le macchine non consentirebbe, spiega il “campione”, un taglio tanto sottile e allora l’amaro della polpa costringe all’utilizzo di zucchero in aggiunta.

E a differenza degli italiani, che usano solo quelli di Sorrento – dicono loro- la coppia impiega limoni di stagione: li prendono, insomma,  da dove è bella stagione in quel momento. E la vittoria del premio ha decuplicato le vendite: il limoncello olandese va a ruba e le scorte sono esaurite. Per il momento lavorano ancora in famiglia, solo con l’aiuto dei parenti.

Ma c’è anche un aspetto etico nell’attività della coppia, racconta ancora il quotidiano di Amsterdam: quando assumeranno personale, i due vorrebbero dare priorità a persone che faticano a rientrare nel mondo del lavoro. E inoltre, lo sciroppo aggiunto al DMC25 viene prodotto con le parti scartate dei limoni per evitare di gettarli via e le scritte sulle bottiglie sono fatte a laser per evitare etichette in plastica.

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