La crisi Covid, a dispetto di alcune previsioni, non ha spento la domanda di case ma al contrario l’ha accentuata: ad un anno dallo scoppio della pandemia, il mercato immobiliare non accenna a dare segni di “raffreddamento”. Il prezzo di vendita medio di un immobile è salito a 365.000 euro alla fine del 2020, dice NOS.
Si tratta dell’11,6% in più rispetto all’anno precedente, secondo i dati dell’agenzia immobiliare NVM, che parla di un forte aumento senza precedenti, riporta nos.
I prezzi sono aumentati più rapidamente nell’est del paese, soprattutto a Hardenberg e Zutphen: lì, le case sono diventate più di un quinto più costose in un anno. Secondo i makelaar, sarebbe la conseguenza di un esodo ad est del Randstad di chi cerca una casa. In quelle aree, infatti, è possibile acquistare immobili di più grande dimensione rispetto alle città e a prezzi migliori al m2.
Ad Amsterdam, la cavalcata dei prezzi avrebbe rallentato, dice NVM, soprattutto per l’afflusso minore di expat, benché gli acquirenti siano -comunque- disponibili a pagare il 3/4% in più.
“Mai prima d’ora i Paesi Bassi hanno avuto un mercato immobiliare così limitato e tanti alloggi occupati da proprietari”, afferma NVM. A metà novembre c’erano circa 25.500 case in vendita in tutti i Paesi Bassi, quasi un terzo in meno rispetto all’anno precedente.
La situazione, dice NVM a Nos è più preoccupante per i bassi redditi: se le autorità non intervengono, a breve la situazione sarà molto difficili per chi ha meno risorse.