La lingua frisona è stata parlata per la prima volta al Parlamento europeo Lunedì nell’ambito di una sessione dedicata alle lingue minori europee.
Jan Huitema, deputato di Makkinga per il partito VVD, ha parlato per un minuto nella lingua madre della sua provincia per valorizzare il suo significato culturale e storico come seconda lingua olandese, ha detto a NOS.
La serata è stata organizzata da un gruppo di circa 60 parlamentari europei che rappresentano le lingue minoritarie e hanno esposto anche discorsi in gaelico scozzese, catalano e basso sassone. Quest’ultimo è parlato da circa 5,5 milioni di persone in Germania e nelle province orientali dell’Olanda.
E’ stato deciso di non utilizzare la traduzione simultanea in quanto alcuni Stati membri sono riluttanti a sollevare lo status delle lingue minoritarie pronunciate nei loro confini, in particolare nel caso della Spagna e del Catalano.
Circa 470.000 persone in provincia di Frisia parlano il frisone, e per 350.000 è la prima lingua. Fino alla fine del Medioevo il Frisone era la lingua madre fino a sud di Amsterdam. È la più vicina all’inglese tra le lingue europee attuali.
Huitema ha detto a NOS che, anche se pochi dei suoi interlocutori hanno potuto capire, non vedeva l’ora che il Frisone avesse ‘la sua giornata al sole’, 25 anni dopo che l’Europa ha adottato la Carta per le lingue regionali o minoritarie.