Il gabinetto vuole discutere limiti per i bambini come influencer, dice NOS. L’esecutivo vuol istituire anche una hotline alla quale le persone possono segnalare sospetti di abuso. Lo ha affermato il segretario di Stato uscente Wiersma al programma televisivo Kassa.
Nei Paesi Bassi, si applicano regole rigorose ai bambini di età inferiore ai 13 anni che partecipano a spot pubblicitari o programmi televisivi, dice NOS. “Family vlogger” ritraggono la loro vita familiare sui social media: in alcuni casi, vengono pagati per promuovere i prodotti.
Kassa ha portato come esempio la bambina di 4 anni Claire Meiland della famiglia omonima nella serie di reality Chateau Meiland: per l’ispettorato non può apparire in televisione più di sei volte all’anno, ma viene utilizzata su Instagram per partecipare a pubblicità.
“È un’area grigia”, ha affermato il segretario di Stato Wiersma nel programma televisivo. “Se qualcuno ottiene uno sconto del 10% quando mostra a suo figlio una maglietta di una certa marca, non ci importa”. Ma se le apparizioni sono regolari, allora tutto cambia: “Se stai giocando all’aperto e devi entrare per girare uno spot sulla salsa di mele, e non una ma dieci volte, allora diventa lavoro, quindi è commerciale e lavoro minorile”.
L’Ispettorato SZW ha avviato un’indagine per vedere come adeguare le regole.