La polizia chiede maggior protezione per gli agenti che usano violenza nell’esercizio delle funzioni e vogliono uno status a parte nel codice penale, con pene massime inferiori rispetto ai comuni cittadini.
Così le forze dell’ordine olandesi danno la benedizione ad un piano dell’esecutivo, che sarà discusso dalla Tweede Kamer dopo l’estate. Già nel 2016, ricorda NOS, l’allora ministro della giustizia Art Van der Steur aveva presentato una proposta di legge per abolire l’obbligo di inserire i poliziotti nel registro degli indagati, dopo fatti di sangue avvenuti nel corso del lavoro.
La proposta era seguita al procedimento penale per la morte di Mitch Henriquez , un Arubano ucciso nel corso di un violento arresto.
Attualmente, un agente rischia fino a 15 anni per omicidio colposo ma il nuovo testo ridurrebbe la pena a 3 anni.
Plaude il capo della polizia che ha detto alla tv: “La pubblica accusa può ancora citare in giudizio gli ufficiali. Ma la polizia deve essere trattata in modo diverso dai comuni cittadini perché ha titolo ad usare la forza in nome della legge”.
Lo scorso anno, la polizia ha usato la forza più di 12.000 volte. 23 casi sono attualmente sotto indagine per uso eccessivo. Tre persone sono state uccise e venti ferite da proiettili sparati dagli agenti.
Il pubblico ministero Maarten de Klerk è critico: soluzione a un problema che non c’è. Secondo lui, gli agenti hanno già uno status separato, perché operano con poteri speciali in circostanze difficili. Se un agente è un sospetto, ottiene dall’amministrazione avvocati specializzati per assisterlo.