di Giuseppe Menditto
CoverPic | Author: Mohamed Massan | Source: PxHere
Here we are. O meglio, ci risiamo. Domenica 29 marzo esce su Il Giornale un pezzo a firma di Federico Giuliani: Il “contratto” choc agli anziani: “Firmate per rifiutare le cure”.
Nell’articolo, che riprende un pezzo comparso sulla “concorrente” testata Libero, si legge: “Al fine di evitare affollamenti all’interno degli ospedali (olandesi, NdR), e soprattutto nei reparti di terapia intensiva, pare che le autorità sanitarie nazionali abbiano invitato i medici a contattare i propri assistiti per chiedere loro il da farsi di fronte alla malaugurata ipotesi di contagio. E così, nelle ultime ore, sempre più senior olandesi ricevono telefonate in cui li si invita a prendere una decisione forte“.
-->
“Pare”, per l’appunto. Nell’articolo non compare alcuna fonte, se non meglio specificate “autorità sanitarie” e ci sono alcune altre imprecisioni: nei Paesi Bassi, al momento, la popolazione non deve affatto – come indicato – “rimanere a casa e uscire esclusivamente per andare a lavoro” ma è invitata a comportarsi in maniera responsabile o intelligente (“smart”), come l’ha definita il primo ministro Rutte.
Certo è che un paese reo di applicare un “lockdown sui generis” e allo stesso tempo un’intransigenza economica nei confronti dei paesi più esposti alla pandemia evoca una qualche forma di esotismo a cui è difficile resistere e che bisognerebbe smontare con pazienza e analisi dettagliate. Un compito che già non si affronta normalmente, figuriamoci in tempi emergenziali di “guerra virale”.
Sembra quasi che, quando si parla di Olanda, la stampa italiana avverta l’impellente necessità di riesumare uno stereotipo più forte ancora del “paradiso del part-time” o del sempreverde “droga, sesso e rock’n roll”: stiamo parlando dell’eutanasia. La scorsa estate erano state le maggiori testate italiane a plasmare a proprio uso e consumo la notizia della morte della diciassettenne Noa Pothoven.
Si potrebbero riempire volumi di sociopsicanalisi sul perché e per come un paese cattolico abbia rimosso e continui a rimuovere una questione centrale che racchiude un corto circuito tra desideri individuali e pubblica morale. Ma non è questo il punto, non qui almeno.
A leggerlo fino in fondo, è chiaro dove vuole andare a parare il pezzo di Giuliani: in un paese come l’Olanda in cui l’eutanasia è depenalizzata (non legalizzata, leggete questa nostra intervista con un medico olandese che spiega, nel dettaglio, come funziona la “dolce morte” nei Paesi Bassi), anonimi scienziati e medici avrebbero irresponsabilmente speculato sull’attrazione di molti anziani olandesi per un “suicidio da vita completata“, un’ipotesi che rinvia invece a un dibattito molto complesso che è al vaglio del parlamento olandese.
E i dottori olandesi l’avrebbero fatto proprio in un momento di totale emergenza, quando è plausibile che i posti letto in terapia intensiva inizino a scarseggiare a brevissimo.
-->
“Caro il mio vecchio – avrebbe pensato qualche burocrate olandese con un foltissimo pelo sullo stomaco – decidi tu se provare a salvarti con una ‘lunga ventilazione’ oppure cedere il tuo posto a un paziente più giovane e lasciare che la malattia faccia il suo corso”. Capitale umano e ottimizzazione ariana dei costi-benefici in una nazione cinica e vigliacca. Infatti l’atroce scelta sarebbe tutta a carico degli anziani sobillati di telefonate e costretti a mettere nero su bianco la “propria volontà”.
Quella perpetrata dai medici olandesi – si legge ancora su Il Giornale – non sarebbe altro che “una sorta di selezione naturale mascherata da eutanasia selettiva”. Darwinismo sociale in pratica.
Neanche Breitbart News, il cospirazionista portale web dell’estrema destra americana fondato da Andrew Breitbart, arriva a tanto: nell’articolo comparso il 30 marzo, Dutch Doctors Ask Eldery to Choose: Ventilation or Let Virus ‘Run Its Course’, Alana Mastrangelo cita come fonte proprio il “report” de Il Giornale. Anche in questo caso “national health authorities appear to have invited doctors to contact Dutch seniors” ma la questione dell’eutanasia viene scaricata sulle spalle del quotidiano di Sallusti.
Da Il Giornale a Breitbart, passando per Wilders, De Telegraaf e Dagelijkse Standaard
Nell’articolo de Il Giornale – come anticipato – non compare alcuna fonte se non l’account twitter di Geert Wilders, leader del Partito per la Libertà:
Respectloos, angstaanjagend en ongepast.
Gezonde oudere mensen bellen of ze – mochten ze ziek worden – nog wel op de Intensive Care willen.Stop dit minister @hugodejonge!#coronavirus #Corona
Senioren in paniek door belletje dokter https://t.co/WSIwKzcHnW via @telegraaf
— Geert Wilders (@geertwilderspvv) March 27, 2020
Ma persino nel tweet di Wilders non c’è alcun riferimento all’eutanasia. L’articolo di De Telegraaf di Arianne Mantel citato dal leader del PVV è la ripresa della dubbia testata Dagelijkse Standaard, un blog razzista e populista con un discreto seguito in NL, che sostiene di esser venuto a conoscenza di anziani chiamati dal medico di famiglia per sapere se, nel caso avessero contratto il virus, avrebbero voluto essere sottoposti o meno a terapia intensiva.
Anche nel blog, noto per le “patacche” e per il proprio pubblico composto da lettori avanti con gli anni e molto nazionalisti, non è citata alcuna fonte: il pezzo firmato da Wout Willemsen, un 28enne Tukker (nome dispregiativo per chi viene dall’est rurale del Paesi Bassi) e studente dell’ultimo anno in Human Resource Management, sottolinea come gli ospedali del Noord-Holland stiano facendo pressione sui medici di base per “discutere con i loro pazienti sul ‘fine vita’ “.
Ricapitolando: lo dice il Dagelijkse Standard e lo riprende il Telegraaf, ma senza fonti, ancora una volta, sostenendo di aver ricevuto lamentele da alcuni anziani, chiamati dai loro medici di famiglia. Anche in questo caso: come, dove, quando, chi. Nulla. A quel punto, Wilders riprende sul suo account Twitter l’articolo del Telegraaf, tagga il ministro e scrive “vergogna”. Il Giornale costruisce il proprio articolo partendo dal tweet di Wilders e specula sulla questione dell’eutanasia. Breitbart News chiude il perverso gioco del telefono citando il pezzo comparso sul quotidiano diretto da Sallusti.
Fine della storia.
-->