Una ricerca condotta da RTL su 360 000 casi di polizia aperti nel corso degli ultimi due anni e pubblicata il 23 di giugno preoccupa la Tweede Kamer.
Secondo l’indagine, infatti, solamente il 37% dei casi viene effettivamente risolto, soprattutto omicidi e assalti aggravati, mentre un 42% (vale a dire 153 000 casi minori quali furti e rapine) rimane in sospeso per insufficienza di prove.
Il dato più preoccupante, tuttavia, è il restante 21%. Pare infatti che un crimine su cinque, per la maggior parte furti d’auto, venga sistematicamente ignorato dalle forze dell’ordine.
Per questo Peter Oskam, parlamentare della CDA, si è detto scioccato dai risultati del rapporto di RTL, criticando il governo per aver chiuso “metà delle stazioni di polizia” e annunciando una discussione alla camera bassa. E anche D66 e SP hanno evidenziato le mancanze del governo in materia di sicurezza.
Secca la risposta della polizia, che in un comunicato stampa smentisce la validità delle informazioni pubblicate da RTL, il quale avrebbe male interpretato i dati del sistema di raccolta denunce BOSZ. Gerrit van de Kamp, del sindacato di polizia ACP, ha inoltre ribadito a RTL come le forze dell’ordine siano praticamente impossibilitate a seguire tutti gli esposti della cittadinanza.
Tempi duri per la polizia, insomma, dato anche il recente scandalo su profiling razziale e discriminazioni etniche portati avanti dagli agenti di pubblica sicurezza.