Marie-Jeanne van Hövell tot Westerflier è una fotografa con l’anima di una pittrice; la sua produzione si contraddistingue per ritratti tranquilli, fotografie d’interni e vedute invernali della città di Amsterdam.
I suoi sono scatti intimi, in bianco e nero, inondati di luce naturale. Circondata da un alone di mistero, questo tipo di fotografia è fortemente evocativa: è impossibile non pensare ai primi tempi della fotografia, in cui ogni scatto era in bianco e nero.
La particolarità di Marie-Jeanne è rendere visibile anche ciò che sembra invisibile, in uno stile del tutto unico. Il bianco e nero è senza tempo e lascia spazio all’immaginazione, ai sentimenti e ai pensieri. L’artista preferisce scattare nel suo studio con un particolare tipo di macchina fotografica, la Hasselblad.
Il tutto rigorosamente senza flash. La luce naturale è fondamentale, perché permette di avvolgere tutta la scena di un’atmosfera calda e intima.
Il fotografo paesaggista Martin Kers e il ritrattista Koos Breukel sono stati suoi punti di riferimento, insegnandole la vera essenza della fotografia. Grazie a loro, ha potuto trovare la propria voce e il proprio stile, e capire cosa le interessa davvero immortalare – la verità, la semplicità assoluta, tutto ciò che si nasconde sotto la superficie.
The White Blouse
Il Singer Laren Museum ha deciso di esporre, dal 3 settembre fino al 5 gennaio, uno dei suoi lavori più suggestivi, The White Blouse. Si tratta di una serie di ritratti su cui Van Hövell lavora dal 2011. Il filo conduttore di ogni scatto, e il vero protagonista dell’installazione, è un capo d’abbigliamento. Per la precisione, si tratta di una camicetta bianca centenaria, che risale al 1912 circa.
Marie-Jeanne ha invitato più di 75 ragazze e donne, ma anche uomini, a posare davanti alla sua macchina fotografica con questa camicia. Hanno aderito al progetto ancheJenny Arean, Jort Kelder, Alexandra Radius, Toer van Schayk e Daan Schuurmans.
L’artista offrirà anche una serie di visite guidate esclusive durante la mostra, illustrando in particolare la genesi del suo lavoro.