Il Belgio si è ristretto. Già, dalla scorsa settimana l’Olanda si è “ripresa” 100 m2, dopo che i lavori di pavimentazione alla frontiera nei pressi di Essen, vicino ad Anversa, sono stati ultimati.
Come spiega VRT, la commissione di frontiera ha rilevato che la linea di confine era troppo spostata sul lato belga perchè ai tempi del tracciamento della frontiera, nel 1849, c’era un ruscello che scorreva laddove si trova oggi una strada. “Ovviamente all’epoca non era possibile segnare lì la frontiera”, ha spiegato il sindaco di Essen Gaston Van Tichelt.
In questo modo, l’Olanda si è ripresa 100 m2. Secondo il sindaco, dice VRT, spostare il confine non avrà conseguenze per gli abitanti e nessun belga finirà in Olanda ma in realtà, qualcosa cambierà: alcuni metri quadrati dell’edificio CPAS, un uffiicio pubblico belga, si trovano ora nei Paesi Bassi.
I cambiamenti sono stati pagati dalla città frontaliera olandese di Roosendaal, che ha segnalato per prima la questione.