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Il 21enne evaso a Breda e ucciso in Belgio aveva problemi psichiatrici

Il 21enne olandese  ucciso ieri dalla polizia belga a colpi di arma da fuoco, dopo essere evaso da un centro di detenzione minorile a Breda, era nella fase finale di un cosiddetto provvedimento minorile PIJ e aveva un disturbo psichiatrico, dice NOS.

Da agosto gli è stato permesso di lavorare fuori dal Den Hey-Acker, il penitenziario giovanile a Breda, in congedo senza supervisione e durante la settimana, scrive il ministro Weerwind in una lettera al parlamento.

Ieri l’istituto ha ricevuto dal datore di lavoro la notifica che il 21enne era stato assente per tre ore nella giornata precedente. Due dipendenti dell’istituto sono andati a prenderlo in macchina per riportarlo indietro e lí, lo staff ha scoperto che aveva un’arma da fuoco. Il giovane deceduto li ha costretti a trasportarlo in Belgio e lì sono stati rilasciati.

 
Il personale del centro di detenzione minorile e gli agenti di polizia coinvolti nella sparatoria sono rimasti tutti illesi.

L’incidente è oggetto di indagine sia nei Paesi Bassi che in Belgio.

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