Il 2016 è stato un anno complesso per 31mag. Il nostro webmagazine, nato a fine 2014 con l’ambizione di diventare un punto di riferimento nel panorama dell’informazione 2.0, sta acquistando sicurezza, guardando a nuovi orizzonti e spunti ed è riuscito a sopravvivere a bufere organizzative di ogni ordine e grado. D’altronde la nostra sfida, raccontare “da stranieri” un altro paese, è tutt’altro che semplice; non abbiamo modelli di riferimento e il nostro progetto -giornalistico senza compromessi- paga, è il caso di dire, la scelta di dire no a pubblicità e contenuti redazionali.
Raccontare una realtà dove non si è nati e cresciuti, considerata marginale sullo scacchiere europeo, possiamo dirvi con certezza, è un’impresa titanica. Costruire un team redazionale, in un ecosistema complesso per attività non immediatamente remunerative, si è rivelata un’impresa non facile. Eppure siamo ancora qui, facciamo piccoli passi avanti, e cerchiamo un modello sostenibile per il piccolo gruppo di appassionati che non si arrende a vivere i Paesi Bassi da semplice consumatore.
In questa lunga fase di costruzione, possibile solo con la campagna di crowdfunding dello scorso Natale e con i nostri fondi privati, stiamo mettendo su una realtà unica in Europa: un media transnazionale rivolto soprattutto, agli europei che approfittano delle opportunità della libera circolazione e decidono di vivere in un altro Stato membro. Non solo un portale di servizio -limitato a rilanci dalla stampa locale- anche un webmagazine di costume e società, definito su canali tematici e aperto alla società civile europea. Per ora raccontiamo l’Olanda ma le nostre ambizioni vanno oltre.
La nostra è una sfida talmente ambiziosa e folle da avere, forse, qualche speranza di riuscita. Fino ad oggi abbiamo cercato di garantire una copertura quotidiana ai fatti del giorno nei Paesi Bassi, dei personaggi, delle storie sconosciute agli stranieri (e spesso sconosciute anche agli olandesi); abbiamo intervistato molti protagonisti della vita pubblica e cercato, per quanto possibile, di “intrufolarci” nel complesso e ricco panorama mediatico olandese portando avanti le istanze delle minoranze e degli “allochtoonen”.
31mag è in primis un esperimento: è sperimentale il nostro linguaggio (che mescola giornalismo, blogging e la comunicazione della rete), è sperimentale l’approccio ed è sperimentale la sperimentazione di diversi formati, dal video alle infografiche. Amiamo la stampa di una volta e stiamo cercando un modo per traghettarne il meglio nell’era della comunicazione globale.
Sperimentale è anche la nostra sede: 31mag opera, da metà 2016, all’interno di uno spazio socio-culturale nella periferia sud-est di Amsterdam, condiviso da “imprese sociali” e rifugiati. Noi, altre 6 imprese e associazioni e 48 rifugiati coabitiamo e ci supportiamo, tanto economicamente quanto moralmente. Per noi, la decisione di prendere uno spazio all’interno del “Vluchtmaat” è stato un punto decisivo nella definizione dei nostri obiettivi: più sociali, più a contatto con le “storie”, più internazionali.
Il 2017 sarà per noi un anno decisivo: a breve lanceremo il nuovo sito, con un mese di ritardo rispetto alla tempistica prevista, la campagna di crowdfunding e nuovi contenuti. La nostra pagina “internazionale”,in inglese e altre lingue, è quasi pronta e con il “reportage partecipativo” di dicembre, sui risultati del referendum costituzionale, abbiamo cercato di spingere sul tasto del “citizen journalism” coinvolgendo attivamente i lettori nel processo di formazione della notizia. 2Vorremmo scrivere più notizie insieme, realizzare altri reportage e promuovere nuove iniziative. E per questo avremo bisogno del vostro aiuto: tanto di idee e partecipazione quanto di un sostegno economico.
Nel 2017 continuate a seguirci, commentarci, condividerci e continuate a darci la vostra fiducia. In un periodo in cui il progetto europeo è minacciato da più fronti, l’azione più concreta che si può intraprendere è sostenere chi si impegna ad informare e costruire spunti originali di riflessione.
Buon Anno,
La Redazione.