La Procuratrice della Corte Penale Internazionale ha annunciato giovedì che avvierà una serie di indagini preliminari su presunti crimini commessi dalla polizia e dalle forze di sicurezza nelle Filippine e nel Venezuela.
Fatou Bensouda ha spiegato che le indagini in Venezuela avranno come obiettivo quello di sondare le accuse per cui, a partire dall’aprile del 2017, le forze governative avrebbero “fatto uso improprio della forza per sciogliere e reprimere le manifestazioni” e avrebbero abusato di alcuni membri dell’opposizione detenuti.
Le indagini nelle Filippine si concentreranno invece sulle accuse del luglio 2016: migliaia di persone sono state uccise nella guerra governativa contro le droghe.
“Mentre molti di questi omicidi sono episodi riconducibili a guerriglie tra bande, molti altri incidenti segnalati sembrerebbero invece ricondurre a uccisioni per opera della polizia, avvenuti nel corso delle operazioni anti-droga” spiega Bensouda.
Un avvocato delle Filippine lo scorso anno ha presentato alla Corte documenti che proverebbero il presunto coinvolgimento del Presidente Rodrigo Duterte nell’omicidio di sospetti spacciatori e di altri sospetti criminali.
“Si tratta di un caso di crimini contro l’umanità per mano del Presidente Rodrigo Duterte e degli Alti Ufficiali del suo governo” ha detto l’avvocato Jude Sabio a The Associeted Press davanti al tribunale dopo aver presentato al PM un fascicolo di 77 pagine contenente le accuse.
Bensouda ha raccontato di essersi concentrata molto sul caso degli omicidi nelle Filippine nel 2016, e che le dichiarazioni rilasciate dagli “Alti Ufficiali” sembrerebbero “giustificare tali uccisioni”.
Harry Roque Jr, portavoce del Presidente Duterte, ha riportato giovedì che il governo ha ricevuto l’avviso dalla Corte di queste indagini preliminari. Duterte avrebber accolto la notizia favorevolmente perché questi sviluppi gli permetterebbero di chiarire la propria posizione.
“Il Presidente è impaziente di trovarsi in tribunale per poter finalmente chiedere al PM il motivo per cui avrebbe iniziato l’indagine”, spiega Roque Jr in una conferenza stampa, aggiungendo che Duterte sospetterebbe “che si trovino ovviamente di nemici interni dello stato dietro tutto questo”.
Roque si dice fiducioso che le accuse contro Duterte cadranno : “Il processo non farà altro che affermare la legalità della guerra contro la droga, in quanto valido esercizio dei poteri sovrani. Mancheranno gli elementi necessari per accusare il Presidente di crimini contro l’umanità”.
Per quanto riguarda le indagini in Venezuela, Bensouda ha detto che alcuni manifestanti hanno fatto ricorso contro le violenze che le forze di sicurezza hanno esercitato causando morti e feriti. Le cosiddette “indigini preliminari” saranno in questo caso un primo passo verso indagini più esaustive che potrebbero portare a effettive incriminazioni.
La Corte Penale Internazionale è un tribunale di ultima istanza che si occupa di casi in cui le autorità nazionali non possono o non vogliono avviare procedimenti interni. Sia le Filippine che il Venezuela ne sono membri, questo comporta la possibilità che i reati possano cadere sotto la loro giurisdizione.
Bensouda ha rassicurato che i PM “si impegneranno con le autorità nazionali interessate al fine di discutere e valutare eventuali indagini e misure giudiziarie a livello nazionale”.
Non è ancora chiaro quanto tempo richiederanno queste indagini preliminari, si potrebbe trattare di anni.