I segreti di Roma nei musei di Tongeren

Per anni il Museo Gallo-Romano ha rappresentato la principale attrazione di Tongeren, nella provincia fiamminga del Limburgo belga. Tongeren è la più antica cittadina belga poco ed è poco distante dal confine olandese.

Di recente gli archeologi hanno scavato sotto il pavimento della chiesa gotica cittadina rivelando sorprendenti resti romani, comprese le fondamenta di un bagno e le tracce di due case romane.

Gli scavi hanno portato alla luce un totale di 45.000 frammenti di ceramica, 75.000 frammenti di dipinti murali e 67 scatole di ossa di animali. I reperti sono esposti in un nuovo museo sotterraneo conosciuto come Teseum. Sapientemente progettato da un team di storici, designer, musicisti e ingegneri informatici, il museo offre un percorso guidato da cuffie attraverso gli oscuri spazi sotterranei.

Il tour termina drammaticamente all’interno delle fondamenta di una villa romana scomparsa dove si vedono i resti carbonizzati di una trave di legno data alle fiamme durante la distruzione di Tongeren nel 275 d.C. Con il suono di sottofondo della città in fiamme nelle tue cuffie, i muri di mattoni incrinati e il legno annerito ti portano vicino al momento in cui l’Impero Romano morì.

 

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Nel più noto Museo Gallo-Romano di Tongeren, invece, stanno lavorando dietro le quinte a una nuova mostra temporanea: Imperium Romanum, una raccolta di 150 immagini realizzate dal fotografo austriaco Alfred Seiland.

“Alfred Seiland viaggia per l’ex impero romano dal 2006”, dice An Christiaens, assessore alla cultura di Tongeren. “Abbiamo selezionato un totale di 150 immagini del
fotografo austriaco e li abbiamo riunite in una mostra fotografica. Si tratterà di rovine architettoniche note e non di quel periodo romano, come ponti, teatri, anfiteatri e campi militari. Il visitatore non sarà solo in grado di guardare le foto, ma sarà anche sollecitato a riflettere”.

La mostra fotografica inizierà a maggio del prossimo anno e durerà circa sei mesi.

 

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CoverPic@Michel wal, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons (cropped)

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