Proprio nei giorni della vittoria dello scudetto del Napoli e degli spettacolari festeggiamenti nella città partenopea, che stanno incantando mezzo mezzo mondo, in Olanda è avvenuto un fatto di cronaca che sulla carta non ha alcun collegamento con Napoli. Ma di fatto, ne ha. Il politico di Den Haag, Richard De Mos, processato per corruzione ed assolto in primo grado di recente, potrebbe dover tornare davanti ai giudici: questa settimana, infatti, il pubblico ministero ha annunciato di voler presentare ricorso contro la sentenza di assoluzione.
Va bene ma ancora il nesso tra Napoli e questa vicenda, risulta piuttosto oscuro: De Mos ha origini partenopee? No, eppure la stampa olandese sembra vedere una tale somiglianza tra Napoli e il malaffare di Den Haag da aver coniato la definizione “‘Napels aan de Noordzee”, Napoli sul Mare del Nord, per indicare una sorta di presunta vicinanza a corruzione e malcostume che le due città -evidentemente- condividerebbero. E la definizione giornalistica sarebbe, ormai, talmente di dominio comune da aver dato il titolo ad un documentario sul caso De Mos prodotto dalla tv populista PowNed e andato in onda in Olanda a Gennaio; indovinate con quale titolo? Ma “‘Napels aan de Noordzee”, che domande.
In de @telegraaf vertel ik over de documentaire die de afgelopen drie jaar over mij is gemaakt. Napels aan de Noordzee is maandag om 22.10 uur te zien bij @PowNed op @NPO2 pic.twitter.com/IgrDfEvbVi
— Richard de Mos 💚💛 (@RicharddeMos) January 6, 2023
La scelta ha fatto infuriare anche l’Ambasciatore italiano nei Paesi Bassi, Giorgio Novello, che a Gennaio ha detto al quotidiano AD: “‘Il confronto tra il caso De Mos e il Napoli non è possibile’. Secondo Novello, riferirsi a una città italiana in un caso di corruzione olandese è un insulto a tutta la città e all’Italia.
Ma questa espressione, da dove sarebbe venuta fuori? Sembra l’abbia usata per la prima volta Pieter Grinwis, allora consigliere comunale a Den Haag del ChristenUnie/SGP e ora deputato, in un’intervista alla stampa locale
Haagse politiek geschokt door nieuw schandaal: We worden Napels aan de Noordzee #omroepwesthttps://t.co/M0XnbK6lMQ
— Maarten Brakema (@Abrakemabra) July 7, 2020
L’Aia Napoli sul Mare del Nord. “Ma questo è quasi un insulto al Napoli”, ha continuato Grinwis. Era il 2020 e da allora, la definizione ha fatto un “salto di qualità”: da battuta di un politico locale, che magari conosce Napoli solo da Gomorra, ad una vera e propria espressione per definire “malaffare”.