Entro il 2030, in Olanda devono essere costruite 900.000 abitazioni e le province hanno un ruolo centrale in questo processo, scrive NU. Questo è quindi un tema importante nelle prossime elezioni del Consiglio provinciale. Ma i governi locali sono anche responsabili della riduzione dell’azoto, che è un grosso ostacolo alla costruzione di alloggi.
Per ridurre la grande carenza di alloggi, è necessario costruire rapidamente nuove case e nonostante il ministro dell’edilizia abitativa Hugo de Jonge abbia stretto accordi con le province su quante case dovrebbero essere costruite, le autorità regionali, insieme ai comuni, determinano il luogo esatto dei nuovi cantieri.
Uno dei principali ostacoli in questo senso è la riduzione dell’azoto: solo quando la quantità di azoto sarà ridotta, solo allora si potrà parlare di nuove abitazioni. E quel problema dell’azoto è anche sul tavolo di discussione delle province.
Nel Brabant, ad esempio, la situazione ambientale è talmente compromessa che le licenze per nuove costruzioni sono state sospese e non si capsice quando verranno emesse di nuove. Servono 130mila alloggi ma aoltre a questo, carenza di personale, materiali costosi, prezzi elevati dell’energia e una rete elettrica socraccarica giocano un ruolo in questo.
PvdA, GroenLinks e il partito della coalizione D66 vogliono che lo stock bestiame venga ridotto in modo che la quantità di azoto diminuisca. Ma partiti come JA21 e BBB, in crescita nei sondaggi, la vedono diversamente: per loro, gli stock non vanno toccati.