Il divieto da parte dei comuni di indossare i giubbotti dei club motociclistici fuorilegge deve essere revocato. Lo ha annunciato l’Associazione dei Comuni olandesi (VNG) sulla base di una sentenza della Corte Suprema pronunciata di recente. Secondo NOS, il divieto comunale, noto anche come ‘divieto del colore’, è contrario alla libertà di espressione, ha stabilito la Corte suprema a fine dicembre. Più di 200 comuni che hanno utilizzato tale divieto devono ora rimuoverlo.
I comuni hanno disposto il divieto attraverso l’Ordinanza Generale Locale (APV), norme nei comuni per l’ordine pubblico e la sicurezza ma secondo gli esperti, l’utilizzo di questa ordinanza è illecito in principio: “Il modo in cui ti vesti rientra nella libertà di espressione”, continua. “Non è consentito che un governo locale violi questo principio. L’idea esiste da tempo e ora è stata confermata dalla Corte Suprema”.
Tutto è iniziato con l’arresto di un uomo ad Haarlem, nel settembre 2020: indossava un giubbotto degli Hells Angels, e la polizia, dopo aver ammanettato l’uomo ha confiscato il giaccone. Il caso è finito davanti alla Corte suprema che ha dato torto ai comuni.
La cancellazione della norma non significa che le persone possano uscire di nuovo per strada con i giubbotti di tutti i club motociclistici: in teoria l’articolo 140 del codice penale, dice NOS, vieterebbe comunque questa condotta.
Tuttavia, la questione rimane controversa: i club motociclistici come Hells Angels e No Surrender sono banditi, ma non ancora in via definitiva. La Suprema Corte deve ancora esaminare tali questioni e fino a quando non sarà stata presa una decisione finale, in linea di principio è possibile indossare l’abbigliamento di quei club.