Il caso Mawda continua a ricevere supporto, come riporta il portale RTBF. Moltissime figure del mondo della cultura in Belgio e all’estero, hanno mostrato il loro supporto alla famiglia di Mawda, la bambina curda di due anni morta in un inseguimento con la polizia belga nel maggio 2018. Da giugno alcune persone si sono attivate per protestare contro la violenza delle autorità. Gli attivisti ritengono che le morti siano solo la punta dell’iceberg, poiché riflettono l’impunità e la discriminazione razziale. La violenza della polizia, dicono, è strutturale e non può essere ridotta a determinati individui. Hanno indicato un rapporto del 2018 di Médecins du Monde che mostra che un migrante su quattro ha subito violenze della polizia, di cui il 30% erano minori.
Il pluripremiato regista britannico, Ken Loach, ha condiviso un video evidenziando il suo sostegno all’associazione belga #Justice4Mawda, che sostiene la famiglia curda e le campagne contro la violenza della polizia e il razzismo. L’11 novembre, il bassista dei Pink Floyd, Roger Waters, ha pubblicato un video di oltre due minuti, in cui trasmette un messaggio di solidarietà, rivolto ai cittadini belgi: “Fate un po’ di rumore. Non lasciate che la morte di un bambino passi così inosservata, fino a finire sotto il tappeto. Non è colpa sua se è nata in un paese devastato dalla guerra. Ho il cuore spezzato per lei e per la sua famiglia”.
Anche in Belgio, diverse personalità hanno pubblicato o inviato il loro messaggio tramite video, tra cui l’attore teatrale David Murgia, l’attore Yannick Renier e lo scrittore Thomas Lavachery. Tutti hanno espresso il loro sostegno nei confronti della lotta condotta da #Justice4Mawda. Questi video di supporto arrivano pochi giorni prima del processo al poliziotto per omicidio colposo, che si aprirà il 23 novembre presso il tribunale di primo grado, a Mons.