Il Tribunale dell’Aia ha ricevuto Kadri Veseli, leader del Partito Democratico di opposizione in Kosovo e co-fondatore dell’Esercito di Liberazione, accusato di crimini di guerra. Un giudice preprocessuale ha autorizzato la sua incriminazione, per questo motivo Veseli ha “preso accordi per recarsi volontariamente all’Aia per rispondere di queste accuse“, come riporta BIRN. Veseli, dichiara che, secondo lui, questa sia “un’opportunità per rispondere finalmente alle false accuse e alle voci che circolano da molti anni” sui presunti crimini di guerra dei guerriglieri dell’UCK. “Ecco perché ho risposto personalmente alle accuse di questo tribunale. Ed è per questo che ora sono pronto a fare la mia parte in questo processo“, ha aggiunto.
Il procuratore speciale del Kosovo ha annunciato a giugno che intendeva accusare Veseli, il presidente del Kosovo Hashim Thaci e altri complici, di una serie di crimini contro l’umanità e di crimini di guerra, tra cui: l’omicidio, la sparizione forzata di persone, la persecuzione e la tortura. “L’accusa sostiene che Hashim Thaci, Kadri Veseli e gli altri sospettati sono penalmente responsabili di quasi 100 omicidi. I crimini denunciati nell’atto d’accusa, coinvolgono centinaia di vittime tra albanesi residenti in Kosovo, serbi, rom e altre etnie e comprendono anche oppositori politici”, dichiara. Anche l’ex ufficiale dell’Esercito di liberazione del Kosovo, Rexhep Selimi, ha confermato di essere stato accusato di presunti crimini di guerra. Si è recherà all’Aia per affrontare le accuse. Selimi, ha prestato servizio presso il quartier generale dell’Esercito di liberazione del Kosovo durante la guerra del 1998-1999, contro le forze serbe.
L’ex primo ministro e leader del partito di Selimi, Albin Kurti, ha postato poche settimane fa su Facebook la frase: “l’ingiustizia continua“. Kurti si riferiva all’incriminazione di Selimi e all’arresto dell’ex segretario dell’UCK, Jakup Krasniqi, che è anche un ex oratore parlamentare. Arrestano Krasniqi “a seguito di un’accusa confermata, relativa a crimini di guerra e crimini contro l’umanità“, dichiara il procuratore speciale. Il primo ex membro dell’UCK ad essere arrestato, è Salih Mustafa. Si è dichiarato non colpevole di crimini di guerra, il 28 ottobre, presso le Camere Speciali. Le Camere speciali del Kosovo sono nate con l’obiettivo di giudicare i presunti crimini commessi durante e subito dopo la guerra del Kosovo, dal 1998 al 2000. Esse fanno parte del sistema giudiziario del Kosovo, ma si trovano nei Paesi Bassi, al Tribunale dell’Aia e sono composte da personale internazionale.