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HRW: il nuovo direttore olandese di Frontex affronti i fallimenti dell’Agenzia per le frontiere

Arbeitsbesuch FRONTEX Malta. Bundesminister Sebastian Kurz besichtigt eine Simulation eines Grenzüberwachungseinsatzes auf einem FRONTEX Schiff. 24.03.2017, Foto: Dragan Tatic /Flickr CC 2.0

 

Il nuovo direttore esecutivo dell’agenzia per le frontiere dell’Unione europea, Frontex, dovrebbe affrontare i gravi fallimenti dell’agenzia e garantire che metta il rispetto dei diritti umani al centro, scrive in una lettera inviata a Hans Leijtens la ong. Leijtens, per 30 anni nei Marechaussee, è riuscito a superare il veto di alcuni paesi dell’est lo scorso mese e ad imporsi come nuovo direttore.

Human Rights Watch ha inviato questa settimana una lettera al nuovo direttore nel suo primo giorno in carica, esortandolo a riformare Frontex e garantire che le sue operazioni siano in linea con il suo mandato e le sue responsabilità per la protezione dei diritti.

“Sono state raccolte prove che dimostrano come Frontex non solo non sia riuscita a salvaguardare le persone da gravi violazioni dei diritti alle frontiere esterne dell’UE, ma sia diventata complice di tali violazioni. Leijtens si è già impegnata a porre fine al coinvolgimento di Frontex nei respingimenti illegali, che negano il diritto delle persone a chiedere asilo e le espongono ad abusi, e una maggiore trasparenza nelle indagini sulle violazioni dei diritti”, scrive HRW.

“Nel dicembre 2022, Human Rights Watch e Border Forensics hanno pubblicato prove che dimostrano la complicità di Frontex nell’intercettazione di migliaia di migranti e il loro respingimento  in Libia. L’inchiesta ha scoperto che, invece di allertare le navi di soccorso umanitario e privato delle imbarcazioni vicine alle zone di pericolo, l’agenzia ha condiviso la sorveglianza aerea di tali imbarcazioni con le forze illegali della guardia costiera libica in modo che potessero intercettarle”.

Human Rights Watch ha anche scoperto che i meccanismi di supervisione, segnalazione e monitoraggio di Frontex non riescono a prevenire la complicità di Frontex negli abusi da parte degli Stati dell’UE. È fondamentale che Leijtens intraprenda un’azione coraggiosa intorno alle operazioni di frontiera di Frontex, anche sospendendo o terminando le operazioni in situazioni in cui gravi maltrattamenti sono ben documentati, come in Grecia e Croazia, conclude l’agenzia.

 

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