Richard Broekhuijzen, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
La scelta di Wopke Hoekstra come nuovo Commissario europeo per i Paesi Bassi è stata una sorpresa per molti. Ma non per i suoi compagni di partito a Bruxelles, spiega il portale AD, ricostruendo la vicenda: “questi ultimi hanno fatto un forte lavoro di lobby per avere un cristianodemocratico come successore di Frans Timmermans”.
Il Presidente della Commissione Ursula von der Leyen (anch’essa cristianodemocratica) è stata messa sotto pressione da diverse fonti affinché nominasse un compagno di partito per il ruolo chiave sulle politiche climatiche.
“La ragione di questa lobby è che i cristianodemocratici temono ulteriori regolamentazioni nel campo del clima e dell’ambiente. Negli ultimi mesi, ad esempio, il più grande gruppo del Parlamento europeo ha cercato di indebolire significativamente i piani per la nuova legge a sostegno dell’ambiente”, dice AD.
Il vicepremier del CDA Wopke Hoekstra sarà in visita martedì presso la presidente della Commissione Von der Leyen e successivamente, è prevista una sessione di domande e risposte con il Parlamento europeo. In particolare, il gruppo socialista (il secondo partito nel Parlamento europeo) si oppone alla nomina. Le fazioni di sinistra preferirebbero che il portafoglio sul clima, dopo la partenza di Timmermans, rimanesse nelle mani “progressiste”.
Hoekstra, ex membro del governo alle Finanze e ora agli Esteri, non è pro clima e non ha molto sostegno tra i paesi del sud Europa. Diversi addetti ai lavori dell’Aia, dice AD, sostengono che la presidente della Commissione Von der Leyen – dopo la lobby del PPE dei suoi compagni di partito – abbia cercato lei stessa un candidato dalla famiglia politica dei cristianodemocratici.