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Groningen chiede almeno 30 miliardi di euro di risarcimento per anni di estrazione di gas, da devolvere nei prossimi decenni, dice NOS. I soldi devono, tra l’altro, essere destinati alla qualità della vita, alla coesione sociale e all’eliminazione del gas in tutte le abitazioni della provincia. L’importo è indicato in una proposta al gabinetto e il pacchetto di requisiti è stato messo a punto dalla provincia, da dieci “comuni terremotati” e da due enti idrici. I piani sono stati coordinati con il Groninger Soil Movement, un gruppo di interesse dei residenti.
Il mese scorso, la commissione parlamentare d’inchiesta sull’estrazione del gas naturale a Groningen ha stabilito nella sua relazione che la popolazione della provincia ha subito in maniera eccessiva le conseguenze dell’estrazioone.
Gli amministratori e i gruppi di interesse che lavorano dietro le quinte per i residenti di Groningen pensano quindi sia giunto il momento di fare qualcosa in cambio, oltre a riparare i danni alle case e al patrimonio culturale. La proposta che hanno fatto si concentra sull’affrontare la povertà strutturale e l’alto tasso di disoccupazione nell’area. Occorre inoltre offrire ai giovani maggiori opportunità di sviluppo e aumentare il numero di strutture per gli anziani.
Groningen vuole spendere la metà dei 30 miliardi di euro per la qualità della vita e la coesione sociale; per rendere tutte le abitazioni della provincia a zero gas entro il 2035 servono 7,5 miliardi di euro. Sono necessari altri 5 miliardi di euro per un fondo di investimento.
