di Paolo Rosi
Una camera bassa balcanizzata, con 16 microformazioni dissidenti: questo l’attuale quadro politico del parlamento olandese. Perciò da tempo è stato chiesto al Consiglio di Stato, Raad Van Staat, di pensare una soluzione al problema dei “troppi partitini”.
L’ultimo caso eclatante, vale la pena ricordarlo, era stato quello dei parlamentari di origine turca Tunahan Kuzu e Selcuk Öztürk, fuoriusciti dal PvdA esattamente un anno fa dopo l’elezione nel 2012 a suon di decine di migliaia di preferenze: 23 000 e 10 000 voti rispettivamente.
I politici, “inevitabilmente usciti” o “cacciati” a seconda che sia il Partito o loro stessi a raccontare la storia, lasciarono dopo 24 mesi il gruppo laburista alla Kamer, formando un gruppo autonomo a due con tanto di staff e contributi, chiamato poi Groep Kuzu Öztürk.
Ma cosa scatenò il divorzio dal PvdA? Ad infiammare gli animi fu una relazione alla Camera Bassa scritta del Ministro agli Affari Sociali Lodewijk Asscher, nella quale venivano criticate le maggiori associazioni turco-olandesi dei Paesi Bassi, tra cui anche Milli Görüş Nederland.
Secondo quanto riferito dal Ministro, compagno di partito degli stessi Kuzu e Öztürk, che tra l’altro non ha mai smentito o cambiato ufficialmente posizione, Milli Görüş e altre associazioni culturali turche sarebbero organizzazioni dalle finanze poco trasparenti, impegnate a “rafforzare enclaves turco-musulmane” all’interno della società olandese: una minaccia per i processi d’integrazione, in poche parole, ma soprattutto “un problema” che il governo olandese dovrebbe controllare attentamente nei prossimi anni.
Kuzu e Öztürk, dal canto loro, replicarono duramente sul quotidiano turcofono Haber.nl condannando l’inefficienza di Asscher in merito alle politiche d’integrazione nei confronti delle minoranze turche presenti sul territorio. Critiche che il gotha del Partito non digerì e sulle quali chiese una rettifica ufficiale da parte dei due parlamentari allochtonen. Che si guardarono bene dal tornare sui loro passi, di fatto provocando un allontanamento (forzato?) dal gruppo.
Il comportamento dei laburisti, assieme al “Che fai mi cacci?” di Kuzu e Öztürk, fece molto discutere sia la Kamer che i principali quotidiani olandesi. A stupire fu soprattutto la poca tolleranza dimostrata dal progressista Partito dei Lavoratori, evidentemente non estraneo a epurazioni lampo nei confronti della dissidenza, anche se appena accennata.