Tony Webster from San Francisco, California, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons
Il settore fossile settore riceve annualmente non 4,5 miliardi di euro, né 17 miliardi, né 30 miliardi, ma ben 37,5 miliardi di euro in sussidi, secondo le organizzazioni ambientali Milieudefensie, SOMO e Oil Change International. Questi dati emergono da una loro ricerca. Nonostante l’esecutivo avesse annunciato l’intenzione di eliminare tutti i sussidi alle fonti fossili, finora non è stato presentato un piano concreto per farlo.
L’eliminazione di questi sussidi è vista come fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici. La discussione su questo tema non è nuova, ma è in corso da almeno vent’anni, dice NOS. Il Ministero degli Affari Economici e del Clima ha dichiarato in risposta alla nuova ricerca che sta lavorando duramente per analizzare i sussidi alle fonti fossili.
“Dobbiamo eliminare i sussidi alle fonti fossili”, ha dichiarato il Ministro Jetten. “Il governo ha già abolito alcune misure, ed è importante mappare in modo accurato e chiaro quali altre incentivazioni finanziarie sono coinvolte.” Il governo presenterà la sua stima dei sussidi e le conseguenze della loro eliminazione in occasione del Prinsjesdag, la finanziaria, che si tiene ogni terzo martedì di settembre e segna l’apertura ufficiale dell’anno parlamentare nei Paesi Bassi.
Il Ministero aveva dichiarato alcuni anni fa che si trattava di 4,5 miliardi di euro di sussidi, ma aveva lasciato alcune voci aperte. Successivamente, il calcolo dell’economista e ex parlamentare europeo PvdA Alman Metten aveva portato a un importo di 17 miliardi di euro.
Questo importo è stato rivisto al rialzo quest’anno in una nuova stima, raggiungendo 30 miliardi di euro, ed è stato adottato anche da gruppi di attivisti come Extinction Rebellion. Gli studiosi, tra cui quelli di SOMO, hanno esaminato nuovamente i dati e ora affermano che l’importo è ancora più alto.
La definizione di sussidio utilizzata dagli studiosi è la stessa adottata dall’Organizzazione Mondiale del Commercio e anche dal governo: questi sussidi includono, ad esempio, benefici fiscali, sostegno dei prezzi e investimenti pubblici. Gli studiosi affermano che ciò comporta una significativa perdita di entrate per il governo, perché alcune aziende o settori pagano meno imposte sui combustibili fossili.