NL

NL

Gli insegnanti delle elementari protestano: carico di lavoro più umano e paga più equa

Secondo quanto riportato da un manifesto redatto dal gruppo di azione PO in Actie, gli insegnanti delle scuole elementari pretenderebbero lo stesso salario dei loro colleghi nelle scuole secondarie che possiedono una qualifica per la professione d’insegnante. Come riporta il Volkskrant, vogliono che il prossimo governo stanzi denaro proprio per l’aumento dei salari e la diminuzione del carico di lavoro per gli insegnanti delle scuole primarie.

Il giornale rileva come l’aumento degli stipendi per i docenti delle scuole secondare costerà all’incirca 1.8 miliardi di euro; tutto ciò esclude provvedimenti per il denso carico di lavoro.

Il manifesto, che si rivolge al governo, verrà presentato mercoledì prossimo da entrambi i sindacati e dagli impiegati. Thijs Roovers di PO in Actie ha riferito al quotidiano: “la differenza di salario potrebbe ammontare a diverse centinaia di euro al mese, mentre si ha bisogno di frequentare un corso per entrambi i settori”.

Roovers, lui stesso un docente della scuola primaria ad Amsterdam, ha aggiunto che la sua categoria non sceglie questa professione per denaro, ma per gli alunni. “Riceviamo molti input non visibili nell’immediato. Gli insegnanti accompagnano la loro classe a vedere spettacoli la sera e, se serve, vanno a scuola anche nei giorni di riposo. Tutto ciò la dice lunga sulla mentalità, ma si dovrebbe ricevere un salario più equo in cambio”.

La Po Raad, l’organizzazione ombrello per la scuola primaria nei Paesi Bassi, firmerà il manifesto. Il presidente Rinda den Besten ha dichiarato a Volkskrant: “sono necessari stipendi più alti per rendere attraente la professione di insegnante. Nel 2025 si suppone una carenza di 10mila docenti nelle scuole primarie”.

Anche l’associazione AOb supporta il manifesto e da anni chiede salari più elevati per le scuole elementari. Il presidente Liesbeth Verheggen, ha detto: “stipendi più alti e alleggerimento del carico lavorativo. Non è nulla di nuovo ed è scioccante come l’istruzione sia stata ignorata negli ultimi anni”.

SHARE

Altri articoli