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Il direttore degli archivi della città di Amsterdam ha annunciato di aver acquisito un’importante collezione di disegni, manoscritti, pubblicazioni e oggetti, conservata per secoli dai discendenti del pittore paesaggista Jan van der Heyden (1637-1712). Tutto questo è stato possibile grazie al contributo di enti pubblici e privati. Il direttore assicura che questa raccolta, unica nel suo genere, sarà gelosamente conservata nei Paesi Bassi e accessibile ad un pubblico vasto. Gli archivi conserveranno le opere su carta, mentre il museo di Amsterdam ospiterà gli oggetti tridimensionali.
Il 3 luglio 1669 i rappresentanti della città di Amsterdam promossero un progetto proposto da Jan van der Heyden: installare 2,556 lampioni per far brillare la città. Grazie all’adeguata illuminazione delle strade, nel XVII secolo Amsterdam diventò il primo centro “splendente” di tutta l’Europa. Jan van der Heyden fu il padre dell’illuminazione urbana e della manichetta antincendio, un’invenzione rivoluzionaria per i tempi.
Alcuni anni dopo l’installazione dei lampioni, Van der Heyden progettò un idrante, riuscendo così a migliorare il lavoro delle squadre antincendio. Le sue invenzioni ingegnose hanno cambiato la vita dell’uomo. Da quel momento, infatti, riuscì a controllare il fuoco più velocemente ed evitare il violento spargersi delle fiamme. Grazie a lui, gli incendi non hanno distrutto il centro storico di Amsterdam nei secoli.
Il direttore degli archivi, Bert de Vries, ha mostrato riconoscente ai discendenti di Van Der Heyden per aver avuto fiducia in lui: “Non possiamo sottovalutare l’importanza di questa collezione. Le invenzioni di Jan van der Heyden, il ‘Da Vinci dei Paesi Bassi’, sono apprezzate in tutto il mondo, i suoi lavori ancora dilettano gli occhi della comunità internazionale. Siamo onorati che questa collezione sia stata affidata a noi per essere preservata ed esibita.”