Il consiglio comunale di Gent intende introdurre il principio di “discriminazione positiva” per l’accesso alle posizioni amministrative, al fine di aumentare la presenza di minoranze etniche e persone LGBTIQ. In sostanza, chi appartiene a queste categorie, quando saranno aperte selezioni, avrà la precedenza fino a quando non sarà stata raggiunta una quota consistente, scrive De Morgen.
Entro il 2025, la città di Gent desidera che il 30% dello staff impiegato sia di minoranze etniche, con un’attenzione esplicita alle posizioni di livello A e B. In secondo luogo, il consiglio comunale punta a un totale del 2% di personale con disabilità. Anche le persone che appartengono alla comunità LGBTIQ sono un gruppo target, scrive il portale fiammingo. Il pensiero “binario” dovrà essere un ricordo del passato e tutti dovranno avere un’opportunità nell’amministrazione.
Per essere messo in pratica, questo piano riceverà un sussidio di 600mila euro e rappresentanti dei gruppi target, lavoreranno insieme al comune per definire il piano. Il processo di “diversificazione”, dice ancora De Morgen, investirà anche le agenzie esterne che collaborano con il comune.
E se la conoscenza dell’olandese non fosse un requisito chiave per la posizione, la posizione indicherà un corso di lingua e coaching pagato dal comune per consentire ai candidati idonei di potersi mettere in pari.
Per alcune posizioni, il comune potrà aprire la selezione solo a persone con disabilità