La campagna Fossil Free Agriculture terrà il prossimo incontro oggi martedì 16 luglio alla Dokhuis Galerie, dalle 19.30 in poi. Ci si concentrerà particolarmente sull’impatto rovinoso dell’industria sull’agricoltura.
ASEED al momento si sta mobilitando per il Free the Soil Agricultural and Climate Justice Camp and Mass Action, un evento che si terrà dal 19 al 25 settembre a Brunsbuttel, in Germania. Lo scopo è portare al collasso l’agricoltura industrializzata e soprattutto le aziende che la promuovono come ad esempio Yara, l’azienda norvegese produttrice di fertilizzanti derivati da processi chimici su base azotata.
Ma cos’è ASEED?
ASEED si occupa di promuovere un tipo di agricoltura fossil free, ossia priva di combustibili fossili.
Il loro obiettivo è quello di eliminare l’uso di fertilizzanti chimici, rovinosi per l’ambiente: producono emissioni anche più dannose dei veicoli, e in maggior misura.
Tutto dipende dai combustibili fossili: oltre al risvolto negativo sull’ecosistema, questo fa sì allo stesso tempo che il mercato rimanga nelle mani di un piccolo gruppo di società molto potenti.
Dev’essere ben chiaro che questo tipo di agricoltura non possa essere il futuro del sostentamento: le risorse su cui si basa non sono rinnovabili e soprattutto distruggono la biodiversità, le colture e il clima.
ASEED cerca di sensibilizzare il pubblico e invitare sempre più persone al confronto con queste organizzazioni, puntando il dito contro le grandi aziende e la corruzione in politica che ne consegue.
E perché proprio in Olanda?
L’Olanda attualmente è il più importante centro europeo di distribuzione per i combustibili fossili e l’agricoltura industriale. La sede olandese di Yara si trova proprio nello Zeeland.
Inoltre, il paese è protagonista di una spietata lavorazione del bestiame ed è il cuore della diffusione di prodotti a base di soia geneticamente modificati.